Sab. Apr 20th, 2024
Una dottoressa impegnata nello studio del dna per l'identificazione dell'eventuale presenza di malattie genetiche in un laboratorio di Roma in una foto d'archivio. ANSA / ETTORE FERRARI

Nuove speranze per combattere il tumore al pancreas, uno dei più aggressivi con minime possibilità di guarigione, vengono da un farmaco usato in psichiatria. Uno studio condotto dall’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Rende, in collaborazione con l’Università della Calabria e varie unità di ricerca spagnole, tra cui le università di Elche e di Saragozza, il Centro di malattie epatodigestive di Madrid e il Cancer Center di Marsiglia
ha individuato “una molecola utilizzata da tempo per curare gli stati d’ansia” che “si è rivelata utile ad interferire nell’attività di una proteina a struttura disordinata, coinvolta nei processi di sviluppo del tumore al pancreas”. La ricerca è cominciata con lo screening di oltre mille farmaci già approvati per varie indicazioni terapeutiche. L’uso combinato di tecniche sperimentali e di simulazioni al calcolatore ha permesso di identificare alcuni di questi farmaci in grado di interagire con la proteina Nupr1. Il carcinoma del dotto pancreatico è il più comune tumore che colpisce questa ghiandola. Le sue percentuali di guarigione sono minime, non solo a causa delle difficoltà di una diagnosi precoce, ma anche per l’assenza di un trattamento farmacologico specifico.
Gli esperimenti ‘in vitro’ hanno dimostrato che i composti selezionati sono capaci di arrestare completamente lo sviluppo della malattiala, diminuendo la vitalità delle cellule tumorali, di ridurne le capacità di migrazione e di sopprimere completamente la possibilità di formazione di colonie. La molecola in questione ha avvalorato un’efficacia antitumorale superiore perfino ai più potenti trattamenti chemioterapici finora disponibili. Inoltre, lo studio prova che questa nuova molecola non costituirebbe solo un’alternativa ai farmaci già noti, ma può essere combinata con questi per aumentare l’effetto terapeutico complessivo.
Il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, in una nota, esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti dagli studi contro il tumore al pancreas. “Siamo particolarmente fieri, dichiara, che la sinergia tra il nostro Ateneo e i centri di ricerca del Cnr che ospitiamo portino a risultati così brillanti, che offrono speranza per la cura di malattie ancora molto difficili da combattere”.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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