Ven. Apr 19th, 2024
Il derby ionico se lo aggiudica il Siderno di misura: 1-0 e successo salvezza pesantissimo

SIDERNO LOCRI 1-0

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SIDERNO: Rullo 6, Cefali 6,5, Tripodi 6,5, Manganaro 6,5 Pepe 7, Audino 6, Bottiglieri 6, Luciano 6, Giovinazzo 6 (38 s.t. Saccà sv), Fuda 6 (17 s.t. De Leo 5,5), Carbone (23 s.t Savasta 5,5). All. Laface 6,5.

LOCRI: Caputo 6, Lepre 5,5 (32 s.t Matellicani sv), Pasqualino 5,5 (36 s.t. Episcopo da Silveira), Artuso 6, Olivieri 4,5, Benci 6, Barberi 5,5, Viscomi 6, Iervasi 6, Velletri 5,5 (31 s.t. Ricciardi sv), Papaleo 6. All. Ferraro 5,5.

ARBITRO: Angiolari di Ostia Lido 6,5

NOTE: stadio tutto esaurito. 500 tifosi provenienti da Locri. Ammoniti: Caputo, Olivieri, Benci, Pepe, Fuda, Cefali, Manganaro. Espulso Olivieri al 3′ s.t. per gioco violento. Recupero: 2′; 4′

E’ il Siderno ad aggiudicarsi il derby contro i cugini del Locri: ai padroni di casa, infatti, basta il gol di Carbone a pochi minuti dallo scadere del primo tempo per far esplodere letteralmente il “Raciti” di gioia, per quella che, molto probabilmente, è la partita più sentita della stagione.

Vittoria che vale doppio per l’undici di Laface, rientrato egregiamente in panchina dopo l’esonero di Figliomeni: oltre al successo nei confronti dei cugini amaranto, Giovinazzo e compagni balzano al decimo posto in classifica, uscendo momentaneamente dal baratro playout, dopo aver ottenuto ben dieci punti nelle ultime quattro gare.

Le prime grandi emozioni provengono già dagli spalti, quasi a testimoniare quanto sia sentita questa partita dalle due tifoserie, che non hanno mai smesso di dare spettacolo in un match che, prevalentemente, ha prodotto il maggiore spettacolo al di fuori del rettangolo di gioco.

Per quanto riguarda la gara, Ferraro, costretto a fare a meno di Libri, si affida al solito 4-4-2, con le novità Artuso e Olivieri a centrocampo e in difesa ripsetto al match contro lo Scalea. Per il Siderno, invece, 3-5-2, che diventa un 4-4-2 in fase di non possesso, con i due terminali offensivi Carbone e Giovinazzo. E capita proprio sui piedi del numero undici biancoazzurro la prima palla gol del match, con il giovane attaccante bravo a superare Benci di forza, ma non altrettanto lucido davanti a Caputo, mandando alle stelle una ghiottissima occasione dopo pochi minuti.

La risposta del Locri, nonchè la più grande occasione degli ospiti in tutto il match, arriva verso la metà della prima frazione: Papaleo dalla destra conclude un ottimo diagonale che mette in difficoltà Rullo, salvatosi con l’ausilio del palo; la palla, subito dopo, carambola sui piedi di Iervasi, che da posizione defilata non riesce a trovare la porta.

Le due squadre, nonostante ciò, non riescono a proporre un bel gioco, limitate dal timore della sconfitta nel derby, ma anche dalle condizioni di gioco non certo eccelse del “Raciti”. Poche giocate degne di merito e tanti falli fino a pochi minuti dall’intervallo, quando Carbone a porta spalancata, dopo una bella sgaloppata di Tripodi e una respinta corta di Caputo, fa esplodere di gioia i propri supporters, portando il Siderno in vantaggio.

Doccia fredda per Papaleo e compagni che, a pochi minuti dalla ripresa, sono costretti anche a giocare in inferiorità numerica, a causa di una sciagurata ed inutile entrata di Olivieri, sanzionata col rosso diretto dal direttore di gara.

L’espulsione del centrale amaranto provoca uno sbandamento iniziale agli ospiti, costretti a subire le avances prima di Carbone, dopo una buona azione sulla sinistra di Manganaro, e poi di Giovinazzo, entrambe sciupate malamente davanti al portiere.

Un piccolo accenno di ripresa nel Locri si intravede quasi in “zona Cesarini”, ma è troppo tardi e ad esultare questa volta è Laface, scatenato in panchina al momento del triplice fischio che consegna il derby al Siderno.

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