Sab. Apr 20th, 2024

225 questo è il numero dei testimoni che sono stati chiamati a parlare davanti ai giudici dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell’ambito del processo con rito ordinario scaturito dall’operazione “Gotha”. I pm hanno depositato già la loro lunga lista nell’attesa dell’avvio delle udienze fissato per il prossimo 20 aprile. Tra le persone chiamate a rendere testimonianza ci sarebbero tantissimi collaboratori di giustizia, manager, politici, tecnici, investigatori e amministratori locali. Ad emergere, comunque, è la quantità di pentiti che interverrà nel processo, non solo della ‘ndrangheta ma anche della mafia siciliana e pugliese. Il 20 aprile in tribunale ci saranno 38 persone sotto accusa. Al centro dell’inchiesta c’è la cosca De Stefano, una tra le più influenti della ‘ndrangheta, a capo del ‘mandamento centro’, l’area geografica che da Villa San Giovanni si snoda sino alla periferia sud di Reggio Calabria. Secondo quanto affermato nel capo d’imputazione, gli avvocati De Stefano e Romeo sarebbero “le menti dell’organizzazione, promotori, dirigenti ed organizzatori della componente riservata della ‘ndrangheta quali componenti apicali occulti di un sistema criminale di tipo mafioso per pianificare, in ambito amministrativo, le attività dirette ad interferire sull’esercizio delle funzioni degli organi di rango costituzionale, le cui funzioni venivano piegate verso interessi di parte in grado di provocare ingenti vantaggi ed utilità personali, professionali e patrimoniali”. Il processo Gotha scaturisce dalla unificazione di cinque inchieste condotte dalla Dda di Reggio Calabria e che “dal 2008 ad oggi hanno permesso l’individuazione di una cupola mafioso-affaristico-imprenditoriale-massonica”.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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