Ven. Apr 19th, 2024
Boschi a San Luca - Da ANSA CZ, foto di Alessandro Sgherri

Si è svolta a San Luca l’intensa giornata di ieri nel segno della legalità, prima dell’inaugurazione del campo, nell’aula magna dell’Istituto comprensivo “San Luca-Bovalino”, si è svolto il Convegno dal titolo “In campo per il futuro”, un incontro fortemente istruttivo, voluto dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Prefettura, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Sicilia e Calabria.

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“I love San Luca” è stato il murales a caratteri cubitali che ha dato il benvenuto ai tanti volti noti della politica e della legalità, ma soprattutto ai più giovani arrivati da tutta la Calabria. L’inaugurazione dello stadio, incendiato per ben 7 volte dalla ‘ndrangheta, è stata possibile solo grazie allo sforzo comune delle istituzioni, che ieri hanno restituito qualcosa di veramente importante ai giovani del territorio.

A tagliare il nastro inaugurando il nuovo stadio di San Luca, sono stati il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi.

“Lo sport unisce, aiuta a superare le differenze, a conoscersi meglio, quindi anche a superare i pregiudizi. Avere un luogo fisico dove poter fare sport insieme serve a mettere in pratica alcuni principi enunciati, ma che è più facile vivere nella normalità di una partita di calcio”, così è intervenuta Maria Elena Boschi.

“Proprio perché dobbiamo pensare al futuro, mi auguro che questa di San Luca sarà la puntata numero uno di un percorso che vedrà l’attenzione di tutte le istituzioni, del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo su una terra, la Calabria, che merita di avere i riflettori accesi”, queste, invece, le parole del consigliere Csm Luca Palamara.

Al Convegno a sentirsi forte è stata anche la voce degli studenti, quella voce che oggi pretende che San Luca non sia più sinonimo di ‘ndrangheta ma di rinascita.

 

Carlotta Tomaselli

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