Mar. Mar 19th, 2024

Gara due della finale play-out che vale una stagione intera 

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L’ora della verità è arrivata: domani pomeriggio, alle 19 circa, il Catanzaro conoscerà il suo destino. Sarà salvezza o retrocessione? A deciderlo sarà il campo, al termine di novanta minuti che già si annunciano torridi sia dal punto di vista sportivo che ambientale. Quello di domani al “Razza” sarà per le aquile lo spartiacque decisivo: l’ultima possibilità per evitare l’inferno e salvare capra e cavoli una stagione decisamente negativa sotto tutti i punti di vista. Della partita contro la Vibonese e del futuro del club ha parlato quest’oggi in conferenza mister Erra, evidenziando come «la squadra sia arrivata a questo match dopo una settimana di grande abnegazione, cosciente del valore della posta in palio e di starsi giocando non solo la reputazione personale ma anche un patrimonio della città». «Prevedo una partita come le ultime due – ha detto il tecnico in proposito –  con fasi di gioco favorevoli prima ad una squadra poi ad un’altra, decisa magari da un episodio come è stato in campionato con l’espulsione di Patti o all’andata playout con quella di Giuffrida. Sarà una partita tirata, con due squadre intenzionate a superarsi ed è un peccato che una delle due debba retrocedere». Guai a pensare in un remake della gara d’andata: quella del “Razza” sarà una partita in tutto e per tutto differente con ritmi e tempi di gioco accelerati e anche con qualche incognita in più legata al campo. «Non possiamo permetterci errori – ha detto Erra – l’intensità sarà elevata anche per la conformazione del campo che impedisce pause; addormentare la gara sarà difficile e loro sono molto esperti: non dovremo farci sorprendere». Idee chiare su che tipo di partita bisognerà fare: «L’intenzione – ha aggiunto il coach campano – è quella di andare a giocare per fare gol, non certo per tirare lo zero a zero. Le statistiche non positive in trasferta su gol fatti e subiti? Non mi spaventano: le reti si possono prendere ma anche fare. Sappiamo che non possiamo solo difenderci, se saremo costretti a farlo lo faremo ma non per nostro principio». Tutto il gruppo è a disposizione ragion per cui, in termini di formazione, ci sarà l’imbarazzo della scelta. Cunzi ha recuperato e dopo aver svolto gli ultimi due allenamenti della settimana verrà valutato domani, per il resto dovrebbe cambiare poco con la mediana e l’attacco sotto la lente d’ingrandimento. «La settimana scorsa siamo stati un po’ più esperti, domani saremo un po’ più giovani» ha affermato il mister alludendo alla probabile panchina di Carcione: a sostituirlo, in mezzo al campo, sarà Van Ransbeeck chiamato con Maita (e forse Icardi) a comporre la diga di mediana. Vero è, come detto dal tecnico, che «la formazione non è ancora decisa» e che «più che i moduli conteranno gli uomini»; gli indizi al momento sembrerebbero confermare comunque l’ipotesi di un 3-5-2 di partenza, modellabile poi a gara in corso in base alle esigenze. «I tifosi sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo e a loro non posso che dire salviamo insieme Catanzaro. Mettiamo tutto da parte – “scurdamocce o passato”, come si suol dire – ed uniamoci per raggiungere l’obiettivo. Se sarò ancora l’allenatore di questa squadra? Ne parleremo dopo domani».

(fonte CatanzaroInforma)

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