Ven. Mar 29th, 2024

 

Il caldo afoso amplifica il fetore che si sprigiona da tutta l’area, il cancello è incastrato tra i rovi, la dirigente Suolo e Rifiuti ArpaCal dott.ssa Angela Bruna Cardile è perplessa e esita ad infilarsi nella stretta fessura che si è riusciti a ricavare smuovendo il cancello con una trave che funge da leva.

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I Carabinieri, intervenuti perché la fabbrica è sotto sequestro, ci guardano increduli cercare di farci strada tra le sterpaglie quasi completamente rinsecchite.

L’ArpaCal è stata attivata dall’Assessorato regionale all’ambiente per verificare le condizioni in cui versa l’area e certificare la necessità di una rapida e definitiva bonifica.

L’Osservatorio Ambientale ed il Comitato per la difesa della salute dei Cittadini hanno partecipato al sopralluogo su invito del Sindaco Fuda.

Ciò che si è presentato ai nostri occhi è una situazione al confine con la realtà, procedere sul piazzale con il fetore insistente di sostanze già catalogate come estremamente pericolose e vedere i fusti corrosi al limite della definitiva rottura ha non poco impressionato tutti noi.

La dott.ssa Cardile ha affermato che è persino impossibile procedere ad analizzare le sostanze in quanto il pericolo che i fusti appena sfiorati possano cedere.

Per la verità molti hanno ceduto e presentano il fianco aperto e all’interno vi sono solo tracce delle sostanze contenute in quanto il liquido è evaporato o versato sul pavimento.

Questa è l’ennesima prova che la situazione è insostenibile e che bisogna procedere speditamente alla bonifica e messa in sicurezza affidando il compito ad un’azienda specializzata che non provochi ulteriori danni nel movimentare i fusti.

L’amara considerazione è che il numero dei fusti è rimasto invariato ma il tonnellaggio è sensibilmente diminuito per effetto delle perdite e dell’evaporazione.

E’ ora che tutti sappiano il grave pericolo incombente su tutto il circondario e bene ha fatto il Sindaco a convocare una pubblica manifestazione per l’8 luglio p.v. alle ore 11 in piazza municipio per illustrarlo e per lanciare un appello ed un segnale agli organi istituzionalmente preposti alle soluzioni da adottare.

Non si può attendere ancora!

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