Ven. Mar 29th, 2024

L’unica via che porta nel comune della Locride è in condizioni disastrose da mesi. Rende difficili i collegamenti, l’accesso dei turisti e mette a rischio l’incolumità del magistrato antimafia. A quando un intervento? 

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Il primo appello accorato risale allo scorso mese di febbraio. L’unica strada di accesso a Gerace, la Sp1 Gioia Tauro-Locri, era in condizioni disastrose. Lo è ancora, dopo quasi cinque mesi e una messe di allarmi partiti dalla Locride. L’elenco delle doglianze era (ed è) lungo. Un movimento franoso innescato dalle piogge metteva a rischio la sicurezza di alcune abitazioni, mentre la circolazione era (ed è) praticamente impossibile: soltanto una piccola pista aperta su un terreno privato di cui si servivano addirittura gli autobus di linea. Ai tempi il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Gerace” aveva messo in relazione quel gap infrastrutturale con l’arrivo prossimo – la primavera si avvicinava – dei flussi turistici. Con l’accesso reso quasi impossibile dalle condizioni di quella strada, sarebbe stato difficile far arrivare studenti e vacanzieri.

Ora che la primavera è andata il problema si ripropone, sempre identico. Ma c’è un’altra questione che si aggiunge. È rimasta per mesi sotto traccia, anche se preoccupa non poco le forze dell’ordine. Soprattutto gli uomini che fanno da scorta al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che vive proprio a Gerace. Sono in agitazione, perché le condizioni della viabilità li costringono a percorsi obbligati. Che sarebbero, invece, ideali per chi volesse mettere a repentaglio la sicurezza del magistrato. Gratteri, da parte sua, preferisce evitare commenti. Filtra soltanto una sua socratica presa di posizione: se si aspettano che faccia una telefonate per sollecitare la risoluzione del problema si sbagliano.
Eppure il problema resta: riguarda un’intera cittadinanza, il turismo su cui tanto si investe (a parole) e la sicurezza di un magistrato che la mafia minaccia da vent’anni e più. E dire che siamo nella Calabria degli interventi in somma urgenza che proprio urgenti non sono…

(fonte Corriere della Calabria)

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