Ven. Mar 29th, 2024

A minacciare le piante e il tripide. Il sindaco chiede aiuto alla Regione affinchè sostenga gli olivicoltori.

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Il tripide dell’ulivo, specie d’insetto delle zone olivocole della nostra area grecanica, sta distruggendo gli uliveti della vallata Stilaro, intaccandone fortemente l’economia. Il grido d’allarme parte da Pazzano – con l’appello alla Regione per un immediato intervento – ossia dal sindaco Sandro Taverniti e da tutto il Consiglio nela cui ultima seduta, tra l’altro, è stato discusso il problema di questo parassita che attacca maggiormente la fioritura dell’ulivo.
“Una grave malattia delle piante, verosimilmente causata dal parassita “tripide” – riferisce il sindaco – ha colpito per il secondo anno consecutivo gli uliveti nel comune di Pazzano e nei centri limitrofi. La produzione è fortemente compromessa. Il Consiglio Comunae ritene necessario un adeguato intervento finto sanitario e provvedimenti per risarcire i danni ai produttori così gravemente colpiti. Il Consiglio comunae ritiene necessario un adeguato intervento fito sanitario e provvedimenti per risarcire i danni ai produttori così gravemente colpiti. Il consiglio ritiene, inotre, necessario investire de problema i presidenti della giunta e del consiglio regionae e i capigruppo dello stesso Consiglio”.
Non è certo la flagellante xyella della Pugia che costringe all’abbattimento degli ulivi, ma è un danno all’agricoltura che può essere arginato con azioni mirate. Sicuramente il problema non è da prendere sottogamba come successo nel Salento: nel territorio di Pazzano e nel resto dello Stilaro bisogna intervenire subito perchè si va ad intaccare l’economia che si regge sui due prodotti principe, l’olio e il vino.
In apprensione i contadini, alcuni anziani praticano l’ “abbacchiatura” di una volta per la difficoltà di far giungere i mezzi moderni nei poderi che per il secondo anno consecutivo vedono ridotta del 70% la produzione e sperano che l’appello del sindaco vada in porto. Le potature per sfoltire le cime degli alberi e impedire al parassita di attaccare la pianta non bastano più, ci vorrebbe l’irritozione chimica dall’ alto vede che molti degli uliveti colti si trovano radicati in screscesi pendii nelle colline circostanti del territorio.

(fonte Gazzetta del Sud)

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