“Lotta senza quartiere ai clandestini, agli scafisti, agli sfruttatori”. Tour vibonese per il leader della Lega che inaugurato la nuova sede.
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“Sono orgogioso ed emozionato di poter dare una speranza di lavoro e futuro a una terra splendida come quella calabrese, che per cinquant’anni gli altri politici hanno sfruttato e dimenticato”. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha così esordito a Vibo Valentia all’inaugurazione della nuova sede del coordinamento provinciale del movimento “Noi con Salvini”. Ad attendere Salvini nella centralissima Via Dante Alighieri, oltre al coordinatore regionale Domenico Furgiuele, a quello provinciale Antonio Piserà e cittadino Raffaele Riga, c’erano molti sostenitori del movimento e curiosi che hanno sfidato il caldo pur di assistere all’evento politico e di potersi fare un selfie con il leader leghista “sbarcato” in Calabria.
Al balcone di un edifico accanto a quello della nuova sede “Noi con Salvini”, probabili esponenti del Pd hanno allacciato uno striscione con la scritta “Orgogliosamente terroni!”. E’ stato l’unico episodio di contestazione rilevabile in un clima politicamente tranquillo, sotto il pieno controllo delle forze dell’ordine. La contrarietà dello sbarco d’immigrati, crisi economica e mancanza di lavoro in Calabria, turismo, viabilità e responsabilità della politici e amministratori calabresi sono stati i principali argomenti affrontati da Salvini all’inizio del tour che l’ha portato a visitare i “luoghi caldi” dell’emergenza migrazione. “Il mio obiettivo – ha espresso Matteo Salvini – è di ripulire non solo la Calabria ma l’Italia, fare lotta senza quartiere ai clandestini, agli scafisti, agli sfruttatori, alla ‘ndrangheta che andremo in giro a randellare quartiere per quartiere. Troppa convivenza fra politica e malavita – ha proseguito Salvini – e l’immigrazione fa parte di quest’affare. Accolgono non perché sono buoni ma perché fanno quattrini”.
La Calabria per Salvini potrebbe essere la capitale del mondiale del turismo, della bellezza e del benessere, “perché quando arrivi in aereo a Lamezia Terme, vedi un mare migliore di quello si Sharm el-Sheikh, Tunisia, Baleari e Marocco, ma una politica normale dovrebbe fare strade, ferrovie perché la gente ci arrivi. La ricetta che propone Salvini per l’Italia e la Calabria è: “un po’ di lavoro in più, via la legge Fornero, via gli studi di settore e tutto quello che sta massacrando la nostra economia, soprattutto gli immigrati che sbarcano zero”.
A Salvini abbiamo chiesto cosa pensa della proposta, al vaglio del Viminale, di concedere visti temporanei di viaggio in Ue per superare la crisi di migranti e il poco praticabile e velleitario blocco dei porti. “In Calabria – ha risposto – non te li faranno mai”. Parola d’ordine per Salvini è “mandare a casa la sinistra, Oliviero, la Boldrini e il governo Gentiloni”. Minniti è invece “un ministro chiacchierone, che sta trasformando la Calabria in un campo profughi. Abbiamo poche idee ma ben chiare, più lavoro e meno immigrati clandestini”. L’auspicio di Salvini è di avere subito a Vibo Valentia e provincia dieci, cinquanta, 200 iscritti in più al movimento, per la voglia di sapere che “da nord a Sud ci sono milioni d’italiani”, perché la Lega fino a qualche tempo fa adottava il principio che “quello che succede dal Po in giù non m’interessa”. Salvini ha preso in mano il partito affermando che “o si vince tutti insieme o perdiamo tutti insieme. Se la Calabria non riparte, l’Italia non riparte”. A seguire Matteo Salvini è stato alla questura e alla scuola di Polizia di Vibo Valentia, per poi raggiungere il porto e la Capitaneria di Vibo Marina. Le tappe successive sono state Briatico per recarsi al centro di accoglienza per minori non accompagnati e Tropea per un bagno nelle acque di Marina dell’Isola.
(fonte Quotidiano del Sud)
