Ven. Mar 29th, 2024

Ugo Franco – Questa sera, con la XXXIII edizione della sagra del vino, Bivongi celebra il suo prodotto principe che ha l’ha reso famoso. Festa del vino, organizzata dalla Pro loco, entrata di prepotenza, per la sua valenza, nei grandi eventi calabresi, ormai, consolidata nel corso degli anni che da sempre si regge sulle proprie gambe senza contributi da parte di nessun ente.

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Questa sera i turisti che giungeranno in Piazza del Popolo potranno gustare un menu a base di pasta di casa con il sugo locale, soppressate, zeppole, olive, formaggi e un bicchiere  di terracotta colmo di vino. Tutti prodotti genuini locali, ingredienti della dieta mediterranea.

Storia del vino calabrese e di Bivongi che si perde nei secoli tanto che il geografo Strabone, nel I sec. a.C. valutava in più di 20 mila ettari i terreni messi a vite in Calabria e sottolineava come le aree di Bivongi e della Costa Viola reggina fossero le più vocate per la produzione del vino. Le colline circostanti di Bivongi, sempre dalla descrizione del geografo, sembravano un mare di vigneti e il nettare che si produceva giungeva in Grecia e, tra l’altro, veniva offerto agli atleti vincitori delle olimpiadi.

Bivongi, per la sua grande produzione di vino, era annoverata tra uno dei paesi maggiormente esportatori che utilizzava la strada del mare per commercializzarlo sulle sponde del mediterraneo. Nel corso di questi viaggi sul mare, tante le navi affondate con il loro carico e tante le anfore piene di vino che, ancora, giacciono sui fondali. Sarebbe il massimo per Bivongi sapere che una delle anfore contiene ancora il vino prodotto secoli fa sulle sue colline. Erano i monaci del convento dei SS. Apostoli e del monastero di San Giovanni Therestìs che, nei loro vasti possedimenti, producevano nei primi secoli del mille questo prezioso nettare.

Vino che ha fortemente contribuito alla crescita economica di Bivongi per la bontà delle sue qualità organolettiche, tanto che i Profumi “diVini” de l’università di Bibungi hanno irrorato in passato l’Europa e oggi, raggiungono le Americhe e, ultimamente, anche la Cina. A produrre e commercializzare maggiormente il vino, il cui territorio doc abbraccia i comuni di Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Stignano, Roccella, Stilo e Guardavalle, è la cantina “Enopolis” (succede alla cantina sociale Bivongi nata nel 1961), che ha l’attestazione doc e igt Calabria. La pro loco, proprio per la certificazione e la bontà del vino, da sempre si serve dalla cantina Enopolis anche perché è una garanzia per i turisti che, da ogni dove, giungono a Bivongi per l’unicità dell’evento.

Finite le libagioni ecco tutta Piazza del Popolo ballare la tarantella magistralmente eseguita dal gruppo degli” Alma Folk” fino alle prime ore del mattino e smaltire il nettare di Bivongi.

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