Ven. Apr 19th, 2024

Venti euro: è il costo dell’accredito Stampa per il concerto di Francesco Gabbani di sabato 19 agosto a Caulonia Marina, in provincia di Reggio Calabria. Non è uno scherzo, ma l’assurda pretesa dell’Associazione Giovani di Caulonia che, con una mail firmata da tale Salvatore Cirillo, ha comunicato “le Info per ottenere l’accredito”, che  “deve essere richiesto entro il 15 agosto 2017 e garantisce l’accesso prioritario all’evento”.
“Tutti i fotografi e giornalisti – è scritto nella e-mail che riportiamo testualmente, al netto del rispetto per lessico e grammatica – sono tenuti ad adeguarsi alle seguenti regole: Per i fotografi i primi 3 brani senza flash. Per le TV sempre i primi 3 brani X i soliti 3 minuti di cronaca ma avrei bisogno di mandare la lista X approvazione al management. Qualora vi fossero richieste TV vi prego quindi di mandarmi l’elenco per approvazione”.
A tal proposito, addirittura viene ventilata la possibilità di negare l’accredito alla Testata Regionale Giornalistica della Rai: “Abbiamo avuto un problema recentemente con il Tg3 Calabria – è scritto ancora nella e-mail – che ha mandato in onda immagini non autorizzate, quindi qualora facessero richiesta valutiamo se accreditarli o meno”.
Dulcis in fundo: “L’accredito ha un costo di gestione pari a € 20,00 che dovranno essere versati con la seguente modalità: Ragione Sociale: Associazione Giovani di Caulonia”. E, a seguire, le coordinata bancarie di un conto aperto alla “Banca Prossima spa – Piazza Paolo Ferrari, n.10. 20121 Milano”.
A parte il fatto che il costo del biglietto è di 20 euro, ovvero la stessa cifra chiesta dagli organizzatori del concerto ai giornalisti che volessero accreditarsi, è a dir poco provocatorio il voler pubblicizzare l’evento pretendendo l’obolo da giornalisti e fotografi che seguono gli spettacoli per lavoro e non certo per divertimento.
“Un episodio grave, – denuncia il Sindacato Giornalisti della Calabria – contrario, oltre che al buon senso, al diritto di cronaca e, soprattutto, al rispetto di chi lavora per garantire un servizio dal quale a trarre beneficio, in termini pubblicitari ed economici, sono principalmente i protagonisti di uno spettacolo o di un concerto, come in questo caso. Senza l’eco di giornali e televisioni, – rammenta il Sindacato Giornalisti della Calabria – chi avrebbe mai conosciuto Gabbani o qualunque altro personaggio dello spettacolo?”.
Pressappochismo e superficialità. Sono, forse, questi i termini giusti per definire un’organizzazione inadeguata persino a gestire una sagra paesana. A meno che i 20 euro chiesti alla stampa servano a comprare le noccioline per la scimmia che balla con Gabbani…

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Fonti:

(giornalistitalia.it)

(eco della locride)

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