Ven. Mar 29th, 2024

Dopo la denuncia di Giornalistitalia.it, che l’11 agosto scorso ha segnalato il caso all’attenzione del Sindacato Giornalisti della Calabria, lo staff di Francesco Gabbani “si dissocia dalla richiesta di accrediti stampa dietro pagamento di compenso per la data di Caulonia Marina”. Prendendo nettamente le distanze dagli organizzatori del concerto di sabato 19 agosto, la MA9 Promotion snc chiarisce che “la policy nei confronti dei media, per tutte le date del tour, è la medesima. Gli addetti stampa potranno fare richiesta di accredito per accedere al concerto; la richiesta verrà vagliata e, in base alla disponibilità di posti, verrà o meno confermata. Gli accrediti stampa daranno accesso al concerto gratuitamente, senza l’esborso di denaro. Alle richieste di accredito foto e tv verranno inoltre date le indicazioni in merito a quanti e quali brani potranno riprendere e/o fotografare”. La precisazione giunge dopo l’ennesimo, imbarazzante, comunicato degli organizzatori. Ovvero l’Associazione “Giovani di Caulonia”. «L’Associazione “Giovani di Caulonia” – è testualmente scritto nel comunicato – in risposta alle recenti lamentele relative al pagamento degli accrediti stampa e fotografia ci tiene a mettere i puntini sulle i. Vero è che è stato richiesto ad alcuni fotografi e giornalisti di pagare un costo pari a quello del biglietto, ma è anche vero che il Concerto è stato interamente organizzato da un’Associazione no-profit composta interamente da giovani di un’età compresa tra 16-30 anni che senza nessun contributo pubblico alle spalle ha deciso di scommettere su un evento con un costo totale pari ad almeno €50.000,00. A partire da Maggio ad oggi la stessa Associazione ha ricevuto più di 100 richieste di accredito stampa e fotografia, da parte di professionisti che mai hanno contributo a sponsorizzare o far conoscere l’evento, professionisti che hanno richiesto più di un accredito per le proprie famiglie e consorti, professionisti con tesserini falsi e fantomatici amici di Gabbani. Purtroppo non possiamo far fronte a tutte queste richieste, ma garantiremo l’accesso gratuito e accrediti stampa solo a chi fino ad oggi ha contribuito in un modo o nell’altro alla buona riuscita dell’evento e non a chi ricorda di essere giornalista solo per accedere gratuitamente ad un evento a pagamento!». Sorvolando su grammatica, sintassi e definizione degli accrediti stampa “e fotografia”, è estremamente grave l’affermazione relativa ai “professionisti che hanno richiesto più di un accredito per le proprie famiglie e consorti, professionisti con tesserini falsi e fantomatici amici di Gabbani”. Rammentando che l’accredito Stampa non viene richiesto dai giornalisti in quanto meramente iscritti all’Albo professionale, ma – attenendosi ai criteri ed alle limitazioni dettate dalla capienza delle tribune e sale stampa – per effettuare servizi per conto di una o più testate giornalistiche, è interesse del Sindacato dei giornalisti favorire l’accesso a quanti effettivamente svolgono un servizio e che, pertanto, sono spesso costretti a seguire anche eventi dei quali farebbero volentieri a meno. Gravissima, invece, l’affermazione relativa alla richiesta di accrediti “con tesserini falsi”. Circostanza, questa, che – se corrispondente al vero – impone l’immediata denuncia dei sedicenti “professionisti” all’autorità giudiziaria. Il giornalismo – ricordiamo – è una professione e, come tale, va tutelato in tutte le sue forme.

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