Mer. Apr 24th, 2024

Telemia lo aveva anticipato alcuni giorni fa ma adesso la certezza che da lunedì il reparto di Ortopedia rimarrà chiuso, e mentre i ricoveri sono stati già bloccati, i pazienti da operare dovranno essere trasferiti.

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«Da ieri – ci hanno detto dalla direzione – è attivo il blocco dei ricoveri in Ortopedia, dal momento che in servizio c’è soltanto un medico specialista. I pazienti traumatizzati che giungono al Pronto Soccorso, se dopo l’esame radiologico cui vengono sottoposti dovessero risultare da sottoporre a interventi chirurgici, di una certa problematicità, dovranno essere trasferiti presso i nosocomi di Polistena, Reggio e Melito».

Dalla direzione sanitaria si annuncia anche che «da lunedì, qualora non dovessero giungere medici ortopedici in numero tale da poter garantire i tre turni giornalieri di servizio, il responsabile del dipartimento ospedaliero dovrà decretare la chiusura del reparto. Mentre, sembra un paradosso, l’Ortopedia di Melito, struttura di ospedale generale di prima accoglienza che non può effettuare interventi chirurgici di una certa importanza perché privo di reparto di Rianimazione, continuerà a rimanere in attività.

Sulla grave situazione del reparto di Ortopedia e traumatologia ieri è intervenuta la segreteria provinciale della Uil-Fpl, annunciando una denuncia alla Procura di Locri. «Nella provincia di Reggio Calabria – afferma il segretario provinciale Nicola Simone – il rapporto medio medico-paziente è alto, dal momento che c’è un medico ogni 2,7 cittadini. Del resto, l’Asp reggina tra medici ospedalieri e medici del territorio, ha un organico alto: 1912 medici, dei quali ben 712 ospedalieri e 1200 del territorio. Ma – aggiunge – all’ospedale di Locri a causa dei turni stressanti causati dalla grave carenza di personale medico nei reparti, già parecchi medici (due in Ortopedia), sono stati colti da malore durante il servizio e alcuni dei quali trasferiti d’urgenza a Catanzaro. Compreso il direttore sanitario dell’ospedale, Vincenzo Schirripa, che è stato ricoverato d’urgenza e successivamente trasferito in elisoccorso presso la struttura ospedaliera di Germaneto. Tale situazione – sottolinea Simone – oltre a causare danni alla garanzia dei Livelli essenziali di assistenza, sicuramente genererà contenziosi che, ovviamente, finiranno con l’aggravare la già debole situazione economica dell’Azienda». Simone si chiede come mai la direzione generale dell’Asp reggina, già a conoscenza delle gravi carenze di personale medico nei reparti, ad iniziare da quelli dell’emergenza-urgenza come Ortopedia, Radiologia, Nefrologia e dialisi e Pronto Soccorso, non abbia effettuato «un serio e attento monitoraggio delle risorse mediche in dotazione per poter meglio programmarne la distribuzione nei reparti e sul territorio. Eppure conclude il sindacalista – la direzione dell’Azienda era stata informata, non solo dalla direzione sanitaria dell’ospedale, ma anche da diverse note della situazione».

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