Gio. Mar 28th, 2024

Il nuovo progetto del regista andrà in onda su Canale 5

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Il nuovo progetto cinematografico del regista cirotano, Maurizio Anania, ricostruisce “fatti di ‘ndrangheta realmente accaduti in Calabria”, suppure romanzandoli. Il copione reca la firma di Anania e quella della sua collega Gioia Scola. I due autori gli hanno dato un titolo provvisorio, “Stesso sangue”, che richiama il tema principale da loro trattato, la fedeltà ad una famigia di ‘ndragheta. “Ne nascerà un film drammatico in quattro puntate, che sarà trasmesso in primavera su Canale 5”, anticipa Maurizio prima di rivelare l’idendità della casa di prioduzione, l’Aras. In pratica, “l’Aras ha acquistato il progetto per Canale 5, che trasmetterà il film in prima serata”. Il finale aperto della storia è quasi un preludio alla messa in onda di una seconda serie. I protagonisti sono una madre e un figlio: i fatti di sangue narrati sono visti attraverso gli occhi del figlio-bambino della donna. Senza entrare nei dettagli della trama, Maurizio chiarisce che lui e Gioia Scola hanno ricostruito un periodo, che inizia dagli anni ’50, da cui emergono episodi riguardanti “la fedeltà alla famiglia di mafia, il rapporto conflittuale, a volte al limite dell’ambiguità, tra religione e criminalità, il rapporto tra i pentiti e la propria famigia di orgine”. I due si sono inbattuti altresì in storie d’amore e in atroci vendette. Di certo, il film è destinato a far discutere o perlomeno a suscitare un certo interesse, perchè ripoterà alla uce, come premesso, fatti realmente accaduti in Calabria e le condotte criminali di ‘ndranghetisti ancora in vita. Queste anticipazioni Maurizio Anania, che riesiede stabilmente a Roma, ce le ha fornite una sua breve vacanza cirotana, trascorsa in famiglia, insieme alla sua giovane consorte, l’iraniana Nilufar Hajarian. La coppia è convolata a nozze, dopo la conversione all’Islam di Maurizio, che ha assunto il nome di “Amir”. Le vacanze Maurizio le ha interrotte solo per recarsi ad Umbratico, dove il sindaco Abenante gli consegnato il premio “Arti e Mestieri”. In suo onore, nel corso della serata, è stato proiettato nella storica piazza del borgo medievale il film “Il conte di Melissa”. Il regista Anania lo girò nel 2000 a San Giovanni in Fiore, Cirò Marina, Santa Severina, Umbriatico. All’epoca adattò per il cinema una vicenda tragica tratta da un romanzo dello scrittore Cataldo Amoruso. Adesso vuole riportare l’attenzione sulla vecchia ‘ndragheta.

(FONTE QUOTIDIANO DEL SUD)

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