Gio. Mar 28th, 2024

Dopo l’incontro pubblico del 7 ottobre scorso avvenuto a Prisdarello-Junchi con tutta la stampa e le televisioni locali e regionali, in cui i cittadini e le istituzioni locali hanno fatto vedere lo stato di pericolo e le difficoltà di transito che esistono da ben due anni a causa della enorme voragine che si è creata sulla SP 122, ieri a distanza di un mese esatto dalla dimostrazione pubblica, c’è stato il sopralluogo dei tecnici della Città Metropolitana.

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Prima del sopralluogo è stata tenuta una riunione collegiale al Comune di Marina di Gioiosa Jonica tra la Consigliera Delegata della Città Metropolitana Kety Belcastro ed i Sindaci di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda e di Marina di Gioiosa Jonica, Domenico Vestito.

Al momento del sopralluogo oltre al Sindaco Fuda c’arano gli amministratori di Marina di Gioiosa Daniele Albanese e Francesco Lupis, gli ingegneri della Città Metropolitana Nicola Rodi e Paola Rogolino, e l’avv. Giuseppe Jirilli portavoce della comunità locale in occasione della dimostrazione pubblica del 7 ottobre.

Il Consigliere Delegato Metropolitano alla Viabilità, Demetrio Marino, è stato costantemente informato telefonicamente dal Sindaco Fuda.

Al termine del sopralluogo il Sindaco Fuda ha dichiarato:“Si tratterà ora di concordare assieme alla Dirigente alla Viabilità Domenica Catalfamo l’intervento immediato da fare per uscire da questa situazione di “isolamento” sopratutto per quanto riguarda i mezzi pesanti, gli autobus e scuolabus tra Junchi e Prisdarello. Ovviamente occorre fare un intervento che possa permettere il transito anche a questi mezzi.”

“Si sono fatte delle ipotesi – ha proseguito il Sindaco Fuda- per individuare gli interventi adatti a ripristinare lo stato precedente con un intervento rapido. I tecnici si sono impegnati a relazionare rapidamente alla Dirigente alla Viabilità Domenica Catalfamo. Poi evidentemente l’ipotesi tecnica è necessario che sia sostenuta dal punto di vista politico ed economico. In effetti da qui a breve sarà approvato il bilancio della Città Metropolitana che potrebbe prevedere lo stanziamento di 500 mila euro per tutto l’asse della SP122 secondo quanto richiesto dagli Uffici Tecnici. Per vedremo nei prossimi giorni lo sviluppo della situazione.”

Il Sindaco Fuda ha quindi assicurato che “C’è la massima attenzione dei Sindaci, della Città Metropolitana, degli Uffici Tecnici e della parte politica, per cui andiamo avanti così, ci terremo aggiornati costantemente su questa questione.”

Per completare l’informazione pubblica – vista giustamente la riservatezza dei bravissimi tecnici e della Dirigente della Città Metropolitana, che conoscono a menadito il territorio- ci siamo domandati quali potrebbero essere le ipotesi di intervento in una situazione del genere. Ne abbiamo quindi parlato con un geologo ed un ingegnere che anche loro conoscono bene quel territorio, specificatamente quell’area interessata dalla frana caratterizzata da falde acquifere, roccia ma anche tantissima argilla..

Una soluzione “provvisoria”, rapidamente fattibile a costi molto contenuti, ma che non garantisce risultati duraturi, è quella di “riempire” la voragine con dei gabbioni con pietre, previa regimentazione delle acque che scorrono in quantità dalla rupe.

La seconda ipotesi, più consistente e “definitiva” , ma che richiede fisiologicamente tempi più lunghi ed una spesa molto impegnativa, consiste nel costruire un adeguato muro in cemento che deve essere “agganciato” sottoterra con colonne in cemento che vadano ad “integrarsi” con sicurezza sulla parte solida della roccia. Anche in questo caso la prima cosa da fare è la regimentazione della acque. In entrambi i casi è comunque necessario completare l’opera con la ricostruzione dei muri di sostegno alla base della roccia ed eventualmente collocare le apposite reti di contenimento.

Vincenzo Logozzo

referente Comunità Junchi-Prisdarello per la SP 122

Cordiali Saluti

Vincenzo Logozzo

 

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