Oggettivamente raccogliere 6000 firme (2000 firme per circoscrizione) in appena 10 giorni per presentare la lista alla competizione elettorale non era facile. Lo avevamo denunciato come un rischio per la democrazia. Abbiamo voluto provarci lo stesso per cercare di modificare norme palesemente inique. La modulistica è stata pubblicata sul sito web della Regione il 17 dicembre e la scadenza per la raccolta fissata al 28 dicembre, in pieno periodo natalizio. In Emilia Romagna la modulistica è stata pubblicata ben 2 settimane prima e con una soglia dimezzata di firme (1000 per circoscrizione). Nell’intera legislatura precedente nessuno ha assunto l’impegno a correggere questa ed altre storture normative antidemocratiche come la soglia dell’8% per l’accesso al parlamento regionale (che penalizza le minoranze) o l’assenza della preferenza di genere nelle schede elettorali richiesta tante volte ed invano dalle donne di Calabria.
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Abbiamo provato a proporre una lista qualificata, aggregando le nostre forze e quelle di Europa Verde. Un tentativo in extremis per non sottrarre rappresentatività alla comunità calabrese, fronteggiando tutti gli adempimenti burocratici, alcuni da assolversi addirittura con atti notarili richiesti per gli accorpamenti. Purtroppo siamo arrivati tardi alla consegna della documentazione rispetto al termine del 28 dicembre a mezzogiorno, a causa di un atto reperito solo in tarda mattinata. Non ci sono attenuanti in politica, non ne chiediamo, pur sapendo di avere fatto tutto il possibile per non desistere dal progetto. Adesso dobbiamo impedire che personaggi attaccati alla poltrona, transfughi da uno schieramento all’altro, vecchi e nuovi volponi che non hanno prodotto nulla di concreto in anni di gestione di potere, mettano ancora piede in consiglio regionale. Atteggiamenti che hanno creato, negli anni, un solco profondo fra la società e il ceto politico. Il nostro unico rammarico è di non potere esprimere sul campo regionale le competenze di cui ci siamo fatti portatori e garanti. Siamo certi, però, che Callipo saprà mettere in atto la fucina del rinnovamento. Egli rappresenta il timoniere migliore; a garantire per lui, oltre alla generale stima dei calabresi, sono la sua storia personale e professionale, la sua indiscussa capacità di imprenditore, la sua specchiata vita sociale. Avanti tutta, dunque, con Pippo Callipo fino alla vittoria.
Come movimento abbiamo da tempo invitato i calabresi alle armi dell’intelligenza, della competenza, dell’amore per la nostra regione, e gli slogan che oggi tanti giovani propongono nelle piazze ci sono familiari perché sono i nostri. Basta leggere il nostro appello pubblico lanciato oltre un anno fa (www.10idee.it). La nostra battaglia continuerà nelle piazze e nelle case. Noi ci siamo ancora e siamo ancora più determinati. A sostegno di Pippo Callipo. Non c’è più tempo per chiacchiere. O si sta con Callipo o si sta con la destra fascio-leghista; il resto è fumo negli occhi. Noi siamo per la resistenza ad oltranza, per una Calabria libera, democratica e civile.
Ringraziamo i tanti che si sono prodigati nella difficile impresa della raccolta delle firme, che hanno sfidato le intemperie e il periodo festivo per ottenere un risultato positivo. Ringraziamo i candidati nelle tre circoscrizioni che, con spirito di abnegazione, hanno creduto fino alla fine in un progetto di riscatto e rinascita e che ancora oggi riversano le loro energie sulla coalizione di centro-sinistra a trazione Callipo. I nostri candidati rimarranno operativi su tutte e tre le circoscrizioni, a rimarcare che il Movimento opera in nome di un’Idea diversa di Regione e non per interessi di carriera personale.
Chiediamo ai tanti che si sono astenuti dal voto in passato (nel 2014 sono stati il 56%) di fare anch’essi un passo avanti. Venite con noi, il cammino è tracciato. Insieme a Callipo si può finalmente cambiare la sorte di una regione che rischia, altrimenti, di morire.