Ven. Apr 19th, 2024
23 condanne e un totale di 314 anni di reclusione sono numeri emessi dalla sentenza del gup di Reggio Calabria Filippo Aragona.Condanne che non si discostano più di tanto dalle richieste invocate dal pm antimafia Giulia Pantano. Tutto ha inizio con l’operazione “Eclissi” nel novembre 2013 condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria. Il semplice danneggiamento di un’autovettura ha portato gli inquirenti ai primi sospetti di una guerra di ‘ndrangheta, tra le ‘ndrine dei Bellocco-Cimato da un lato e dei Pesce-Pantano dall’altro. Le pene più alte, 20 anni di reclusione, sono state inflitte a Giuseppe Gioffre’, Antonio Cimato, Gregorio Malvaso, Ferdinando Cimato , Giuseppe Pantano, Giuseppe Albano. 16 anni per Giuseppe Scicchitano. 14 anni per Giacomo Pirrottina, Bruno Celi, Georgeva Viktoriya Trifonova e Pasquale Albano. Ferdinando Naso 13 anni e 4 mesi. 12 anni e 8 mesi per Milena Nikolaeva Prodanova e Pasquale Mazzeo e Silvio Albano. 12 anni e 4 mesi per Francesco Di Bella. 12 anni per Jhonny Pantano, Federico Morano e Nicola Caprino. 6 anni di reclusione per Fabio Rappazzo e Francesco Albano. 5 anni per Daniele Marafioti e Andrea Aversa.
Le accuse sono di associazione mafiosa, concorso in detenzione,vendita e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione di armi, infiltrazioni della ndrangheta nel comune di San Ferdinando volti ad ottenere appalti pubblici  in particolare rispetto alla raccolta dei rifiuti. Tra gli imputati l’ex vicesindaco Santo Celi, l’ex consigliere comunale Giovanni Pantano e l’ex sindaco Domenico Madafferi.
Nel 2014  quest’ultimo era stato arrestato assieme al vicesindaco di allora con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Nello stesso anno lo scioglimento del consiglio comunale di San Ferdinando dopo l’accertamento di forme di condizionamento della vita politico-amministrativa da parte della criminalità organizzata.
MANUELA MAMMONE
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