Mer. Apr 24th, 2024

 

Il 25 Aprile e il Primo Maggio rappresentano due giornate fondamentali per ogni democratico italiano.

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I valori edificanti della nostra Repubblica, nata dalla lotta contro la tirannide nazifascista, sono caratterizzati sia dallo spirito di Libertà e di Giustizia sociale, grazie ai princìpi della Costituzione che, ancora oggi, è efficace strumento e fondamento di un paese civile e democratico, sia dall’essenza della Festa del Primo Maggio, perché un Paese moderno non può non focalizzare l’attenzione sul Lavoro e sull’impegno civile e sociale come crescita, emancipazione, equità, giustizia, solidarietà e benessere.

Sappiamo che, tutt’oggi, nel 71° Anniversario della Liberazione, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana non sono completamente rispettati, ma essi, tuttavia, mantengono la totale validità per ispirare ulteriori processi riformatori nel nostro Paese, sia in termini di diritti civili e di abbattimento di difficoltà sociali, sia in termini di lavoro e di diritti dei lavoratori. La scelta del governo di stralciare la carta costituzionale, certamente mina i valori fondanti della nostra democrazia, nati dalla liberazione del nostro Paese.   Il nostro primo pensiero va a quanti rischiano la vita perché costretti a lavori poco sicuri e a sopportare angherie e ingiustizie. Il lavoro deve essere il mezzo attraverso il quale l’individuo, esprimendo le sue mansioni, sviluppa la propria emancipazione e contribuisce ad aumentare la ricchezza della comunità e non, invece, il luogo dove mettere a repentaglio la propria vita. Per questo riteniamo debba essere impegno prioritario di tutte le Istituzioni adoperarsi onde eliminare ogni ostacolo al diritto al lavoro. La nostra solidarietà e il nostro impegno vanno a quanti ancora non hanno un lavoro e vivono di stenti e con difficoltà; a quanti lo hanno perso e a quanti si sentono oppressi e defraudati. E’ necessario che le Istituzioni pubbliche e le imprese private facciano ogni sforzo affinché nella nostra zona giovani e meno giovani possano trovare il proprio impiego lavorativo in un quadro di sviluppo complessivo che sia in armonia  con le peculiarità del territorio, del patrimonio culturale e paesaggistico, delle esigenze e dei bisogni attuali, delle opportunità in termini di domande e delle garanzie in termini di risposte, queste ultime finalizzate a migliorare la qualità della vita del genere umano.

La nostra Costituzione sostiene che lo Stato deve garantire la dignità di ogni singolo per avere una società altamente emancipata. La proposta di un salario minimo da garantire a quanti privi di lavoro, su cui avvieremo un impegno massiccio per il suo riconoscimento, siamo convinti vada nella direzione di rimuovere ostacoli che si oppongono al progresso dell’intera comunità.

Sappiamo che di fondamentale importanza risulta essere l’impegno affinché le riforme, che minano alla base la nostra carta costituzionale e quindi la nostra democrazia, non passino perché la partecipazione popolare al voto del prossimo referendum sia talmente massiccia da rendere vani i tentativi neoliberisti di riportare indietro l’Italia.

Con questo spirito, salutiamo  le due ricorrenze, ritenendo che da esse e dai valori ispiratori si possano trarre, non per vuota nostalgia ma con grande impulso ideale, quelle energie e passioni essenziali e necessarie in momenti difficili come quello che stiamo attraversando, per nuove conquiste di civiltà e di progresso sociale

 

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