Gio. Mar 28th, 2024

Il rapporto 2015 dell’osservatorio nazionale sulla salute, dice che quest’anno per la prima volta dal dopoguerra in Italia subiremo un calo nell’aspettativa di vita. Nel 2014 essa era di 80,3 anni, l’anno dopo è scesa a 80,1. Purtroppo, quest’abbassamento dell’aspettativa di vita è il segnale nudo e crudo del tracollo di un sistema. E’ un furto di vita vero e proprio. E’ una notizia che dovrebbe stare su tutte le prime pagine dei giornali,aprire tutti i tg ed essere motivo di confronto politico su tutti i talk-show. E invece non è così,come purtroppo accade quando si registra un fallimento della politica. Perchè di questo si tratta. Affrontare seriamente questo spaventoso fenomeno,vorrebbe dire mettere a nudo e analizzarne le cause. Secondo gli autori della ricerca negli ultimi 15 anni abbiamo consumato tutti i progressi dei 40 anni precedenti,perchè se è vero come è vero che questo sistema  accorcia la nostra esistenza, vuol dire che ha smarrito l’obiettivo naturale della specie umana,la quale attraverso la scienza e le conoscenze sia sociali che economiche aveva trovato il metodo per vivere più a lungo. Invece dobbiamo prendere atto che tutto ciò che si è conquistato nei secoli addietro,lo si sta vanificando con scelte sbagliate e fallimentari. Sono le politiche liberiste la causa criminale della riduzione della vita umana. Primo fra tutti,i tagli dei servizi pubblici a partire da quello sanitario, l’aumento della disoccupazione, i delitti ambientali, il rigore nei bilanci defraudati da politici corrotti e criminali che hanno ridotto all’osso lo stato sociale. Un sistema che non distribuisce equamente la ricchezza,ma che concentra nelle mani di pochi eletti tutte le risorse. Tanti,i benestanti, continueranno ad avvalersi di tutti i miglioramenti della società moderna e vivranno più a lungo. Ma tanti altri, saranno sempre più poveri e di conseguenza, sempre più esposti a difficoltà e malattie, impossibilitati a pagarsi le cure e soprattutto fare prevenzione. I ricchi vivranno sempre di più mentre i poveri moriremo sempre prima.
E’ lo sterminio del capitalismo. Non dobbiamo correre il rischio di assuefarci e abituarci,come spesso accade,rassegnandoci perché tanto va così…,ma reagire e sforzarci di cambiare la tendenza con raziocinio e intelligenza,ripudiando le politiche degli ultimi decenni,rovesciando tutte le classi dirigenti che hanno governato, rigettando il potere per il potere,e riaffermando l’eguaglianza sociale come primo bene comune. C’è bisogno qui e ora di una rivoluzione vera,di un sovvertimento dello stato attuale delle cose,bisogna ribellarsi,perché sono le cosiddette “riforme” quelle che  hanno ridotto l’esistenza. Questi ladri di vita vanno fermati, o continueranno imperterriti nella loro azione.

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Pasquale Aiello

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