Ven. Mar 29th, 2024

Egr. Direttore,

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casualmente a notte tarda ho sentito l’intervista telefonica fatta all’amico Sgarlato, del quale apprezzo realmente l’azione in consiglio comunale ed è per questo che gli domando: perché non recuperare il movimentismo liberale originario di Forza Italia e confluire in VOLO? Da partito a movimento, mi si dirà, è un salto all’indietro. In avanti replico, recuperando le origini di Forza Italia che nasce movimento e ne mantiene in effetti anche oggi la struttura (il c.d. partito leggero).

Siccome il salto può apparire troppo arduo rilancio un’idea che lui ben conosce perché viene “dall’alto”, e cioè quella di costituire un comitato civico, una sorte cioè di camera provvisoria di compensazione, lo si chiami come si vuole, dove un’alleanza concreta delle forze di centrodestra possa esprimere una linea politica unitaria.

Quanto alla questione del patrocinio dato dal Comune al convegno organizzato da VOLO, devo, direttore, per forza intervenire . Dapprima appare opportuno che io ricordi ai politici navigati che criticano quanto avvenuto, che l’azione politica è cosa ben diversa dal rapporto con le istituzioni. L’Ente comunale, istituzione, mio malgrado è governato da un mio avversario politico, ma resta sempre l’Ente comunale. Appare a me un fatto naturale, tanto che ho avallato subito la decisione del direttivo del movimento, chiedere il patrocinio alla istituzione territoriale a noi più vicina per un evento che, mi si permetta, dà lustro alla città. Altrettanto naturale è che l’Amministrazione offra la propria collaborazione. La diffusione della cultura, uno dei fini posti a base del movimento, non si fa con le chiacchere, richiede impegno e la collaborazione delle istituzioni.

Dal punto di vista politico poi difendo la scelta che è stata definita paradossale. Ma come, una volta tanto che convinco gli avversari politici a superare il clima di guerra civile ed a collaborare per un fine comune che aiuta lo sviluppo del territorio, della mia Città, mi si attacca in maniera brutale? Le vestali del diritto nostrano gridano alla scandalo, ma qual è questa verginità violata? Mi permetto di spiegarlo io, direttore: è la solita minestra che mangiamo da 50 anni che io non ho mescolato con il cucchiaio che loro volevano mettermi in mano. Nessuna intelligenza con il nemico, nessun patto segreto, semplicemente una prospettiva più ampia di sviluppo del territorio, un’opportunità per la mia gente che una volta tanto due forze politiche opposte offrono insieme. Quante volte si sente in giro porre la domanda sul perché in parlamento non si mettono tutti d’accordo per risollevare l’Italia? A quel livello la collaborazione si invoca e qui invece scandalizza. “Sprovincializziamoci”, caro direttore e forse otterremo tutti migliori risultati.

Con stima.

P.S. Ah…Emerge chiaro il fatto che l’opzione politica che facciamo, a prescindere dallo schema organizzativo che avra’ a Siderno, e’quella di FI. Essendo noto che in una realta’ in evoluzione non ci sono, se non a livello provinciale, regionale e nazionale, altre sedi che debbano concedere nulla-osta”

Avv. Giuseppe Caruso

VOLO

 

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