Gio. Mar 28th, 2024

La società contesta ancora la designazione di un “fischietto” di Paola. L’ allenatore Pippo Laface è stato squalificato sino al 31 dicembre.

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“A soli tre giorni dalla finalissima di Vibo, l’amarezza in casa Siderno è ancora tanta soprattutto per come è maturata la sconfitta. Ormai tutte e due squadre erano pronte a tirare i calci di rigore. Avevamo già abbozzato la lista dei tiratori, non immaginavamo mai ci potesse essere un ulteriore “orrore” oltre ai tanti già commessi dell’arbitro Signorelli di Paola durante tutta la gara. Il loro gol è viziato da un fallo grosso come un grattacielo che tutti hanno visto. In questi giorni abbiamo ricevuto tantissimi attestati di stima da parte di tutti gli addetti ai lavori che anno assistito ala partita soprattutto allenatori di calcio”.

Inizia in questo modo un comunicato stampa del Siderno, diffuso ieri, in cui si fa, peraltro, una netta distinzione tra l’operato della Lnd Calabria e il Cra Calabria, responsabile della designazione della terna arbitrale a cui vanno tutti gli strali. “Le partite si vincono e si perdono, i verdetti vanno accettati con sportività e dalle cadute ci si deve rialzare ancora più forti di prima ma quello che perà non riusciamo a capire e comprendere e come mai il designatore abbia scelto un arbitro della sezione di Paola per dirigere una finalissima dalla posta in palio altissima nella quale uno delle due squadre era della provincia di Cosenza. Inoltre, in campo, c’erano un paio di calciatori residenti a Paola che all’arbitro davano del “tu”. Scelta incomprensibile che solo un designatore disattento poteva fare. Con questo non vogliamo intendere che si stata male fede, ma come società che rappresenta un paese di 25.000 abitanti, demograficamente il più grosso della costa jonica reggina, ci sentiamo offesi dal C.R.A. Calabria. Chiediamo maggiore attenzione soprattutto nelle designazioni”.

Aristide Bava.

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