Gio. Mar 28th, 2024

Un po’ perplessa, ed a tratti incredula, leggo le dichiarazioni succedutesi in queste ore, a mezzo stampa, a seguito di una inattesa missiva del compagno segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Antonio Guerrieri, al capogruppo della minoranza consiliare locrese, Antonio Cavo. Missiva che giunge, ritengo sventatamente, in una fase politica che vede ai suoi albori un proficuo dialogo sulle azioni da mettere in campo, al fianco del gruppo consiliare di opposizione, per restituire a Locri una prospettiva politica unitaria, sinergica e riformista. Un confronto aperto e serrato che fin dalle sue prime battute ha consapevolmente inteso eludere personalismi, futili frammentazioni, moralismi di terza mano e che, come ovvio, procederà con le medesime prospettive. Rispetto la scelta del segretario Guerrieri di voler abbandonare il contenitore di cui lui stesso è stato uno dei promotori, ma ancora una volta ritengo che le discussioni politiche debbano essere condotte, faccia a faccia, all’interno delle sedi opportune prima ancora che sulle pagine dei giornali. Poco importano, infatti, ai locresi le ostilità tra partiti e vari altri soggetti. Ben altro interesse ripongono, invece, i cittadini in una concreta idea di coesione politica e sociale da cui far nascere una rete in grado di guardare al futuro attraverso una visione ed un progetto di cambiamento. I bisogni dei più deboli non passano dalle beghe tra aree partitiche e rappresentanti delle stesse, nessuno di noi trarrà giovamento da questa breve parentesi mediatica dentro cui abbiamo lanciato le nostre riflessioni senza averle preventivamente messe al servizio della comunità in un confronto leale e franco. La  politica è il principale e più efficiente mezzo utile a combattere battaglie per i diritti, contro le sopraffazioni e le ingiustizie ed ho sempre ritenuto i partiti lo spazio di azione per eccellenza, scegliere il Partito Democratico per me è stata una naturale conseguenza delle mie idee, chiare, definite e volte alla concretezza ed alla responsabilità. Siamo un grande partito, composto da molteplici anime democratiche, e pur nelle nostre antinomie interne siamo una forza di governo che lavora alla risoluzione dei problemi dei territori. Proprio per questo, con orgoglio rivendico la mia appartenenza e rifuggo le disordinate accuse rivolte, strumentalmente, proprio al mio partito che, anche a Locri, ha le carte in regola per costruire una nuova prospettiva. Torniamo alla discussione nelle sedi deputate perché costruire ha senso solo se lo si fa insieme. Ma anche questa è una scelta politica ed ogni legittima decisione porta con se una responsabilità di cui bisogna avere il coraggio di farsi carico. L’errore più grave potrebbe essere quello di cadere nella trappola dell’autoreferenzialità, scostandosi inesorabilmente dal principio dell’interesse generale.

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Barbara Panetta, dirigente regionale Partito Democratico della Calabria

 

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