Gio. Mar 28th, 2024

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo!”, questi i punti di forza di cinque famiglie che, nel sostegno e nell’aiuto reciproco, hanno trovato il coraggio e la determinazione per affrontare la sofferenza derivante dalla malattia di un figlio e dalla contestuale impossibilità di trovarvi una soluzione definitiva. “Camminando uniti” è il nome dato all’associazione da loro fondata, che ha tra i suoi obiettivi quello di incentivare la coscienza sociale ed istituzionale e ottenere il massimo grado di integrazione nell’ambiente in cui vivono le persone disabili. Tali principi hanno sposato a pieno l’iniziativa “A che gioco giochiamo? Si può fare” realizzata dai ragazzi del progetto “Giovani Leaders del Cambiamento” promosso dall’Associazione Civitas Solis e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la gioventù nell’ambito del PAC Giovani del non profit. I ragazzi, a  dimostrazione di come sia possibile l’integrazione, la comunicazione e la socializzazione tra bimbi normodotati e bimbi speciali, si sono impegnati nella ricerca di un luogo senza barriere architettoniche per poter svolgere le attività progettate. Sono state allestite delle aree di gioco che hanno stimolato i bambini a livello sensoriale, con colori, musiche e teatro di burattini, restituendo un pomeriggio ricco di divertimento all’insegna del gioco e dello stare assieme.

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È stata un’occasione di arricchimento sociale, un’esperienza piena di emozioni inaspettate, che ha permesso di rielaborare il mondo del “diverso” in una visione unificante, nonché gli ha fatto comprendere come non esiste un mondo disabile e uno normale, ma un solo mondo in cui tutti indistintamente ne fanno parte, ciascuno con le proprie abilità e i propri limiti.

Positiva è stata la valutazione tenutasi al termine dell’attività non solo dalle parole dei partecipanti, ma soprattutto dalla gioia riflessa dai loro occhi e dalla felicità stampata nei loro sorrisi.

Un grazie, oltre a tutti i partecipanti, al Comune di Siderno e al Centro Polifunzionale Koala, per aver condiviso le finalità del progetto, con la speranza che aumentino le iniziative di inclusione e i servizi a sostegno delle famiglie con persone disabili.

 

 

 

 

 

 

 

 

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