Ven. Mar 29th, 2024

E’ andato tutto secondo le nostre indiscrezioni. E’ durata meno di un anno la tregua interna alla maggioranza sidernese. Nel consiglio comunale fissato in concomitanza con la supersfida Italia –Spagna, forse perché consci del risultato cui si sarebbe giunti: l’uscita del PD dalla maggioranza sidernese ad eccezione del Presidente del consiglio Paolo Fragomeni, che già dalla sua elezione si è dimostrato vicino alla maggioranza.  La partita si è accesa, con l’astensione prima e il voto contrario dopo del PD al pari della minoranza composta da Pietro Sgarlato e Michele Cataldo.  La gara sembra poi chiusa, senza ricorso ai supplementari, quando  il centroavanti del PD Carlo Fuda  lancia al sindaco un aut aut: abbandonare fattore comune e far entrare in giunta i due del PD. Il Bersaglio era indirettamente l’ex Sindaco Domenico Panetta, nel momento in cui dice che il primo cittadino si lascia influenzare da chi oggi non è presente in aula e non ha mai fatto un bagno di umiltà. Panetta, dice Fuda, leader “ della politica rancorosa dettata all’amministrazione dall’esterno” e di un gruppo , fattore comune, “che non ha più consensi”. Carlo Fuda, di fatto,  chiede un rimpasto di giunta. Rimpasto di giunta che il Sindaco Fuda non accetta  parlando di illazioni fondate sul nulla contestando di fatto quello che dal governo nazionale al regionale non si è fatto.  Il primo cittadino, a fronte di chi parla di immobilismo della sua amministrazione, elenca ben otto cantieri aperti in città.

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Atteso poi l’intervento di Maria Teresa Fragomeni, che ad inizio amministrazione Fuda ha dimostrato senso di responsabilità rimanendo in maggioranza. La segretaria del PD non è stata clemente con la maggioranza ribadendo che la loro non è una corsa alla poltrona . “questa squadra, dice, non ha dato e non sta dando risposte alle esigenze dei cittadini.

Una partita facile questa, per il consigliere di minoranza Pietro Sgarlato che si è semplicemente limitato a guardare i tanti autogol della maggioranza e chiedendo al sindaco di ritirare le deleghe all’ambiente al vicesindaco Anna Romeo reo di non aver saputo risolvere nessuna delle problematiche ambientali in cui Siderno versa da anni. Il dato che emerge, secondo Sgarlato, è che l’unico grande partito presente nella maggioranza ha girato le spalle all’amministrazione, forse perché è nata male dall’inizio e ricorda bene, continua, quando il sindaco Fuda dichiaro’ di non accettare candidature se  in maggioranza non ci fosse stato il Pd.. La situazione , in consiglio,  è diventata incandescente nel momento della votazione del Bilancio di previsione, approvato con 11 voti favorevoli ( Fattore Comune, Centro Democratico, Siderno Libera) e sei contrari cioè i 4 del PD , Sgarlato e Cataldo. Dalla Panchina Caruso del Volo osserva come quelle lanciate dal PD dovevano essere delle cannonate  pronte ad affondare la maggioranza ma di fatto non si è espresso chiaramente è o non è fuori dalla maggioranza.

MARIA TERESA CRINITI

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