Gio. Mar 28th, 2024

 

Il circolo Ellade, “ circolo di proposte artistico-culturali ”, con l’intento di assegnare il Premio, di anno in anno per attività diverse, mettendo in luce le personalità e i talenti calabresi che si sono distinti in Italia e nel mondo per professionalità e creatività. Poi, il Pericle d’Oro, nato per premiare i Calabresi è lievitato naturalmente, perchè, come è ovvio, la creatività, l’intelligenza e la professionalità esulano dalla calabresità, per acquistare cittadinanza in un universo composito, in cui albergano quotidianamente l’impegno personale, l’ansia febbrile della ricerca, il dubbio metodico, il tardo barlume della vittoria, la solidarietà, il trionfo dei valori umani, in un Paese sconfinato e senza tempo, chiamato Progresso. Ed è per questa forza che il  Pericle è diventato un Premio nazionale, un premio ben motivato e non effimero, che dà la medesima cittadinanza a Dulbecco, Fiodorov, Umberto  Veronesia Gen. Luigi Federici, Caio Carruba e Vincenzo Mollica, Maria Pia Fanfani e Michele Mirabella, Francesco Nitto Palma, Puccio Corona, a Versace, a Raf Vallone e Vittorio Sgarbi e così via ed ha il potere di additare la Locride e la costa jonica alle cronache locali e nazionali che si occupano di cultura, di bellezze artistiche e di luoghi ameni, un corredo formidabile che può sfidare e devitalizzare qualsiasi altro aspetto collaterale deteriore di questo magnifico lembo di terra. Parallelamente al Pericle sono cresciuti altri due importanti riconoscimenti :

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Il circolo Ellade, “ circolo di proposte artistico-culturali ”, con l’intento di assegnare il Premio, di anno in anno per attività diverse, mettendo in luce le personalità e i talenti calabresi che si sono distinti in Italia e nel mondo per professionalità e creatività. Poi, il Pericle d’Oro, nato per premiare i Calabresi è lievitato naturalmente, perchè, come è ovvio, la creatività, l’intelligenza e la professionalità esulano dalla calabresità, per acquistare cittadinanza in un universo composito, in cui albergano quotidianamente l’impegno personale, l’ansia febbrile della ricerca, il dubbio metodico, il tardo barlume della vittoria, la solidarietà, il trionfo dei valori umani, in un Paese sconfinato e senza tempo, chiamato Progresso. Ed è per questa forza che il  Pericle è diventato un Premio nazionale, un premio ben motivato e non effimero, che dà la medesima cittadinanza a Dulbecco, Fiodorov, Umberto  Veronesia Gen. Luigi Federici, Caio Carruba e Vincenzo Mollica, Maria Pia Fanfani e Michele Mirabella, Francesco Nitto Palma, Puccio Corona, a Versace, a Raf Vallone e Vittorio Sgarbi e così via ed ha il potere di additare la Locride e la costa jonica alle cronache locali e nazionali che si occupano di cultura, di bellezze artistiche e di luoghi ameni, un corredo formidabile che può sfidare e devitalizzare qualsiasi altro aspetto collaterale deteriore di questo magnifico lembo di terra. Parallelamente al Pericle sono cresciuti altri due importanti riconoscimenti :

 

        il Premio“Ellade”  che viene assegnato indipendentemente dal tema prescelto annualmente a personalità che hanno contribuito con la professione a fare passi notevoli nello sviluppo del progresso umano.

 

        il premio giornalistico “Gino Gullace”,

quest’ultimo nato dal mio fortunato incontro con l’omonimo giornalista di Ferruzzano, corrispondente da New York per il settimanale “Oggi”; il premio è stato istituito dopo la sua prematura scomparsa; Gino Gullace era un grande giornalista, di quelli che possedevano un forte senso di responsabilità sul ruolo della carta stampata e sulla notizia da pubblicare; amico di Vincenzo Mollica ed entusiasta di quello che volevo realizzare per la mia terra mi aveva incoraggiato e aiutato a far crescere il Premio. Il “Gino Gullace” comprende anche

 

Premio Pasquino Crupi  per la Cultura” giunto alla terza edizioneSolo una statuetta verrà consegnata e ci  sarà solo  un  premiato,  che la commissione ha già avuto il compito di selezionare, per ricordare  Pasquino Crupi.

 

il premio al libro dell’anno, che è stato assegnato per la prima volta proprio a Gino Gullace con il volume “L’America ci salvò dai nostri bisogni”, un libro che tramite testimonianze epistolari da Ferruzzano a NewYork e viceversa, traccia un’originale storia dell’emigrazione di quasi un intero paese. La sezione dedicata al libro dell’anno vuole mettere in evidenza scrittori poeti e saggisti, che pur essendo validi rimangono fuori dai circuiti tradizionali dei premi letterari. Una caratteristica importante del Pericle d’oro è quella di programmare l’evento per cinque anni consecutivi, durante i quali si stabiliscono a priori le attività e professioni diverse di riferimento, dall’editoria allo sport, dalla medicina allo sviluppo economico. L’evento si contraddistingue per la rigorosità delle assegnazioni. L’invito al singolo è rapportato a meriti conseguiti e riconoscibili; abbiamo in varie località italiane degli osservatori e raccoglitori di notizie, giornalisti, ricercatori, opinionisti, che segnalano avvenimenti e protagonisti; gli intervenuti, da me interpellati personalmente e senza intermediari di sorta, non pretendono alcun gettone di presenza, ma solo il viaggio e l’ospitalità. Unica, ma fondamentale condizione è la richiesta della presenza fisica dei premiati che devono ritirare il premio, che consiste nella statuetta raffigurante il busto di Pericle colato in oro ed opera dello scultore greco Marrakes. Il Premio Pericle si è affermato ed è ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale, come si può ricavare dalle pagine dedicate ai premiati. La manifestazione è ripresa da circuiti televisivi nazionali e locali ed è preceduta nei giorni antecedenti da avvenimenti mondani come sfilate di moda, di gioielli, serate musicali, presentazioni di libri. Il significato che può assumere oggi il Premio Pericle, giunto alla sua XXXI edizione, diventato appuntamento di interessi culturali molteplici e distintivo dell’estate della ridente città di Bovalino ed Ardore, lo rivela il successo ottenuto nelle edizioni trascorse, che annualmente hanno richiamato migliaia di visitatori, noti personaggi della vita artistica, letteraria, della ricerca scientifica, della politica, del costume, del giornalismo televisivo e della carta stampata. Non a caso i soci del Circolo Ellade, organizzatori del Premio, hanno voluto intitolare l’evento a Pericle, il politico greco, la cui grandezza è passata alla storia, non tanto per la strategia di conquista di un impero per la città di Atene, quanto per il favore e la protezione che egli concesse ad artisti come Fidia e Ictino, a filosofi come Anassagora e Protagora e quanti altri che resero Atene il cuore eterno della cultura e della civiltà ellenica. Ogni anno nel cuore dell’estate caldissima lo spirito di Pericle aleggia su Bovalino, città della Magna Grecia adagiata su quel mare, i cui fondali potrebbero custodire ancora gelosamente anfore, colonne, statue. Oggi, grazie alla serietà dei soci del Circolo Ellade e alla mia costanza, esprimo la mia soddisfazione per avere visto crescere sempre di più questo premio.

 

   Bovalino 2016                                                                                                        

                                                                                                            Il Fondatore Del Premio

                                                                                                             Domenico Savica

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