Ven. Mar 29th, 2024

L’assemblea dei sindaci della locride di  ieri ha per l’ennesima volta dimostrato la loro non compattezza di fronte alle grandi battaglie. Il  buongiorno si vede dal mattino e l’assemblea  parte con la mancanza del numero legale. Così come spesso accade, iniziano le telefonate per  cercare rinforzi, dopo mezz’ora arriva il sindaco di Stilo Giancarlo Miriello, con lui si  può procedere.  Importantissimi i punti all’ordine del Giorno: Il rinnovo delle cariche e le determinazioni in merito all’elezione dei consiglieri della città metropolitana di prossima scadenza. La polemica inizia ancor prima di procedere all’elenco dei punti inseriti all’ordine del giorno. C’è stato, infatti,  chi chiedeva di procedere subito al rinnovo delle cariche e chi ad andare a modificare prima lo statuto. Tanti sono stati gli interventi in ordine sparso dove non sono mancate le polemiche: primo fra tutti l’elezione del nuovo presidente dell’assemblea, Imperitura conferma di non essere dimissionario, ma l’asse Fuda-Calabrese pretende la testa del presidente. Per la sostituzione di Giuseppe Strangio, ex sindaco di Sant’Agata del Bianco non rieletto, decaduto dalla carica di presidente del comitato, si è proceduto per come prevede lo statuto: si è dato incarico a tre sindaci rappresentanti reciprocamente le tre aree geografiche della locride, nord, centro e sud, rispettivamente i sindaci di Roccella Jonica Giuseppe Certomà, di Portigliola Rocco Luglio e di Bianco Aldo Canturi, di riunire i colleghi della stessa area ed eleggere due rappresentanti ciascuno in seno nuovo al comitato. Il presidente Imperitura ha concesso sette giorni, ovvero entro lunedi 11 luglio bisogna avere i nomi dei componenti del nuovo comitato. Ricordiamo che lo statuto prevede inoltre che i Sindaci di Locri e Siderno entrino di diritto. A quel punto tra gli 8 componenti (6 eletti + 2 di diritto) sarà eletto il nuovo presidente del Comitato. Tempi stretti e stringenti per rimodellare il nuovo assetto di coordinamento dei sindaci locridei. Ma la vera sfida è un’altra. Bisogna essere pronti e compatti per le prossime elezioni dei consiglieri della città metropolitana, ma forse ancor di più, per la votazione dello statuto metropolitano dove ogni sindaco avrà un peso specifico, ogni sindaco un voto, e sui 97 sindaci della provincia, i 48 locridei potranno dire la loro. Da quello che, però, si è visto ieri sera i sindaci non sono ne pronti ne compatti. C’è chi propone una lista del territorio e chi come il Sindaco di Bianco , una lista di partito. E se in assemblea ci si confronta, a volte anche animatamente, c’è chi come il sindaco di Bivongi Felice Valenti diserta e prende forse la via più facile: Andare a Reggio Calabria ed incontrare chi, ha detta di tanti primi cittadini, sta tessendo la tela della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà

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