“Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Sisino Zito, già parlamentare e sottosegretario di Stato. La sua militanza socialista e la sua inquieta passione politica, lo portarono a ricoprire, fin dalla giovane età, sia all’interno del partito che nella vita istituzionale della nazione, incarichi di rilievo e di grande responsabilità”. Lo afferma in una nota Stefania Craxi, già sottosegretario agli Esteri e presidente della Fondazione Bettino Craxi.
“I suoi cinque anni da condirettore a ‘”MondOperaio’ – prosegue – coincidono con pagine buie e tristi della storia repubblicana e, al contempo, segnano, a partire dal Midas, l’avvio del nuovo corso socialista al quale contribuì con una
fervente attività di elaborazione politico – culturale.
Autonomista, riformista e craxiano, fu un intellettuale organico che seppe cimentarsi sulle questioni più spinose della società del suo tempo ed i temi del lavoro e del Mezzogiorno, legato a doppio filo come fu alla Calabria ed alla sua terra d’origine a cui dedicò, con encomiabile entusiasmo, tutte le sue forze fino anche dopo la falsa rivoluzione di tangentopoli”. “Lo ricorderemo – conclude Stefania Craxi – come un pensatore vivace che amava perdersi tra les educenti note della musica Jazz”.
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