Ven. Mar 29th, 2024

Dalle prime ore di oggi gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di diversi soggetti, responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena nei confronti dei latitanti di ‘ndrangheta di Crea Giuseppe e Frrraro Giuseppe, inseriti nell’elenco dei ricercati pericolosi del Ministero dell’Interno, catturati dalla Polizia di Stato in agro di Maropati il 29 gennaio 2016, in un covo costruito in una zona impervia di campagna, completamente mimetizzato nella fitta vegetazione, nonché del latitante Cilona Antonio, appartenente alla cosca Santaiti di Seminara, condannato all’ergastolo in secondo grado di giudizio. L’operazione di stamane è stata denominata “Spazio di Libertà”.
Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro, furono sorpresi nel sonno da un blitz della squadra mobile di Reggio Calabria e del Servizio centrale operativo: i due si nascondevano in un bunker in metallo realizzato nella roccia tra Maropati e San Fili.
Il blitz era stato effettuato dopo mesi di indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con il coordinamento dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. L’azione, complessa, articolata e di eccezionale difficoltà operativa permise, oltre all’arresto dei due pericolosi latitanti, l’individuazione del loro covo dotato di ogni comfort, dove furono rinvenute e sequestrate armi, alcune cariche e pronte all’uso, 8 pistole, 3 armi lunghe ed un kalashnikov, munizionamento di vario calibro, esplosivo, detonatori, nonché un monitor e delle microtelecamere collegate per la videosorveglianza esterna del nascondiglio. Nel covo furono trovati anche i resti di una cena a base di ostriche.
Durante le indagini, inoltre, è stato possibile risalire, tramite particolari attrezzature tecniche, agli strumenti di comunicazione tra i due latitanti ed i loro complici, i quali erano soliti utilizzare delle frequenze radio VHF, libere in etere, rispetto ai più moderni sistemi basati sulla telefonia cellulare; la radio ha consentito di ricostruire in tempo reale non solo la gestione del menage dei boss in fuga, ma anche l’organizzazione dei loro appuntamenti con i familiari e/o terze persone. Tra le molteplici comunicazioni intercorrenti sulle frequenze, è stato possibile individuarne alcune che, abilmente decriptate dagli investigatori addetti alle intercettazioni della frequenza, hanno permesso di stabilire che le stesse intercorrevano fra taluni stretti congiunti del Crea e dai componenti della famiglia mafiosa dei Facchineri di Cittanova verso i due latitanti, intesi rispettivamente con i nomi di “Alberto” e “Ciccio”, con lo scopo provvedere al sostentamento della loro latitanza.
Entrambi sono ritenuti due boss di rilievo delle cosche della piana di Gioia Tauro. Ferraro, latitante dal 1998, deve scontare una condanna all’ergastolo per omicidio e associazione mafiosa, ed è uno degli ultimi componenti dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta decimata nella faida di Oppido Mamertina. Giuseppe Crea, irreperibile dal 2006, è figlio di Teodoro, boss di Rizziconi. Antonio Cilona, elemento di spicco della cosca Santaiti di Seminara, era ricercato per una condanna all’ergastolo per l’omicidio di Carmelo Ditto, un pregiudicato ucciso nell’ambito di una faida tra i Gallico e i Santaiti in un agguato a Seminara il 20 settembre 2006.
Le manette oggi sono scattate ai polsi di esponenti di spicco delle famiglie di ‘ndrangheta operanti nella piana di Gioia Tauro, appartenenti alle cosche degli Alvaro di Sinopoli e Crea di Rizziconi. I destinatari delle misure devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena.

Continua dopo la pubblicità...


Calura
StoriaDiUnaCapinera
Testata
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

 

Achille Rocco Scutellà, nato a Cinquefrondi (RC) il 12.20. 1988

Domenico Facchineri, nato a Cinquefrondi (RC) il 7.12.1992

Luigi Facchineri, nato a Cinquefrondi (RC) il 7.2.1994

Elio Arcangelo Morfea, nato a Cinqufrondi (RC) il 12.05.1995

Antonio Cutrì, nato a Reggio Calabria l’1.5.1987

Giuseppe Antonio Trimboli, nato a Oppido Mamertina il 09.08.1961

Pietro Garzo, nato a Palmi (RC) l’11.07.1976

Annunziato Garzo, nato a Reggio Calabria l’11.07.1983

Vincenz Rosace, nato a Oppido mamertina (RC) il 30.09.1983

Pietro Melito, nato a Palmi (RC) il 17.04.1989

Pasquale Vitalone, nato a Reggio Calabria l’1.02.1990

 

Si sono sottratti alla cattura e sono attivamente ricercati:

Francesco Antonio Crea, nato a Rizziconi (RC), il 10.10.1962

Mario Luciano Crea, nato a Taurinaova (RC) il 10.10.1989

Girolamo Facchineri, nato a Cittanova (RC) il 19.07.1966

Print Friendly, PDF & Email

Di