Ven. Apr 26th, 2024

Come scritto nelle settimane scorse su gazzetta del sud, sui lavori di scavo per la realizzazione di cisterne o pozzi realizzati da privati nell’area del parco archeologico di Kaulonia, è diventato oggetto di interrogazione parlamentare.  A proporla al ministro dei Beni culturali e al ministro dell’Ambiente sono stati i parlamentari del gruppo misto, Beatrice Brignoni, Pippo Civati, Andrea Maestri, Toni Mattarelli e Luca Pastorino.

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Kaulonia, o Kaulon fu una colonia della Magna Grecia, i cui resti sorgono nei pressi di punta Stilo , nel comune di Monasterace, in provincia di Reggio Calabria. Il sito archeologico scoperto nei primi del 900 ora è un importante parco sotto la tutela della soprintendenza della Calabria.

All’interno del parco di Kaulonia procedono a ritmo serrato alcuni lavori di scavo da parte di privati, e sono evidenti enormi buche scavate su terreni agricoli per la realizzazione , pare di cisterne o vasche.  Rischiando così di compromettere un area archeologica di notevole importanza soprattutto rischiando di danneggiare gli eventuali reperti non ancora scoperti poiché l’intera zona interessata dal parco archeologico e le aree limitrofe continuano a riconsegnare primati archeologici importanti e di valore. Questo succede in assoluto silenzio della sopraintendenza della Calabria, del comune di Monasterace e delle forze del’ordine.

I parlamentari segnalano la comunicazione effettuata presso il comando dei carabinieri Tutela patrimonio culturale di Cosenza il 13 aprile 2016 da una privata cittadina che informava di alcuni terreni della contrada Castellone – Zone Faro-  di proprietà privata  ma soggetta a vincolo archeologico di tipo A,  in cui erano state realizzate delle opere di scavo: due enormi fossi larghi 6 metri per 5 e profondi almeno 4 da destinare probabilmente al contenimento di cisterne d’acqua;  nella comunicazione si chiedeva di intervenire tempestivamente sul posto per verificare se le opere fossero conformi ai permessi rilasciati dalla soprintendenza e se ci fossero state delle irregolarità e violazione di legge di bloccare i lavori in corso. Ma a seguito di questa comunicazione non si hanno avuto più riscontri.

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