Mer. Apr 24th, 2024

Quali Servizi, quali politiche, quale sociale?

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La città di Siderno conta, al 31 dicembre 2015, una popolazione di 18.191 abitanti, per un totale di 6.731 famiglie.

Dal sito Istituzionale dell’ISTAT si evincono dati impressionanti con riferimento alle nascite ed alle morti registrate nel territorio sidernese in questi ultimi anni che palesano una crescita quasi pari allo zero.

Numeri allarmanti anche quelli sul flusso migratorio: il 2014 segna un anno negativo con un  – (meno) 67 abitanti, mentre nel 2015, il differenziale tra nuovi iscritti e cancellati segna un + (più) 62.

Nel merito, la comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall’India con il 28,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall’Ucraina 15,0% e dalla Romania 11,3%.

E’ noto, purtuttavia, che questi nuovi cittadini non sono grandi produttori e consumatori di economia, perché la loro manovalanza, nella maggior parte dei casi in nero, serve ad arricchire le casse dello Stato dei loro paesi di origine, con la conseguenza che l’aumento dei costi del welfare non viene remunerato a livello di produttività.

In ultima analisi, dividendo gli abitanti in fasce d’età, giovani, adulti e anziani, Siderno presenta al 1° gennaio 2016:

Giovani dai 0 a 14 anni, 2.778 ab.;

Adulti dai 15 ai 64 anni, 12.206 ab.;

Anziani dai 65 anni in poi, 3.207 ab..

Numeri considerevoli che impongono, o avrebbero dovuto imporre, una politica mirata da parte dell’Amministrazione Comunale e, nello specifico, dell’Assessore competente in materia.

Lo stato di abbandono e di degrado sociale a Siderno è sotto gli occhi di tutti!

Povertà, disoccupazione, emergenze familiari, disabilità richiedono attenzioni scrupolose e competenti.

Non basta pubblicare bandi elaborati dal Distretto Sanitario Nord di Caulonia Marina giacché frutto di lavoro altrui e rimasti privi degli effetti sperati in quanto scarsamente partecipati proprio dai soggetti bisognosi di usufruirne;

Non basta invitare i cittadini a versare il 5×1000 a favore del Comune e delle Politiche Sociali;

Non basta chiedere l’attivazione di uno Sprar quando Siderno ancora manca dei servizi basilari per i suoi abitanti e per gli immigrati già presenti in loco;

Sarebbe stato un inizio, invece, invitare tutte le Associazioni per progettare e programmare l’istituzione di una struttura che potesse aiutare le donne vittime di violenza, per un confronto e non per vedere sterili ed infruttuose passerelle;

Sarebbe stata decisiva una reale campagna di prevenzione per tutelare i giovani da alcool, droga, malattie veneree, bullismo, dispersione scolastica, gravidanze indesiderate … prostituzione;

Occorreva da subito muoversi a tutela dell’integrazione e della solidarietà agli anziani, specie quelli non autosufficienti;

Sarebbe stato un chiaro segnale di impegno precipuo se l’Assessore alle Politiche Sociali, designato dal Sindaco Fuda, allorquando invitato dal Distretto Nord per l’istituzione di un tavolo tecnico, fosse stato presente; un’assenza non di poco conto che ha comportato il venir meno ad un compito istituzionale, rimanendo fuori da un coordinamento basilare ai fini della programmazione delle esigenze sociali, dei cittadini.

Siderno è un paese dalle cifre considerevoli, in tutti i sensi!

Tutto ciò imponga quanto meno una riflessione in chi ha il dovere, visto il ruolo assunto da Assessore alle Politiche Sociali, di fornire risposte concrete e reali ad una cittadinanza “diversamente sociale”.

Questo mio-nostro auspicio per un netto cambiamento di rotta, non prescinde dal formulare, comunque, un augurio per una pronta ripresa all’Assessore dopo l’increscioso incidente di cui è stata suo malgrado protagonista.

 

Laura Rullo

Circolo Partito Democratico di Siderno

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