Ven. Apr 19th, 2024

AFRODITE CAMPING 2016

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Presenta

lunedì 29 agosto 2016 ore 21:00

Camping Afrodite -LUNGOMARE LATO SUD DI CAULONIA MARINAin caso  di pioggia vi comunicheremo luogo al coperto consultando la pagina fb del campeggio Afrodite 

il FILM- DOCUMENTARIO di

RINA AMATO

CESSARE’

Viaggio nella Locride degli anni ’70

(anno di produzione 2008, anno di uscita 2009, Italia, durata 98’)

“Uno squarcio sulla storia sommersa della Calabria che presenta un’umanità resistente e profondamente attiva. Un brano di memoria che rinuncia alla celebrazione per sollevare il dramma dell’identità smarrita”(Danilo Soscia -Pisa Notizie 04.12.2009)

lunedì 29 agosto 2016 ore 21:00

Ne parlano con la regista e produttrice del film-accompagnata da  alcuni dei testimoni e di loro familiari. Tra questi Natale Bianchi, Ciccio Gatto, Tonino Perna, ed altri…

il dott. NICOLA GRATTERI magistrato, saggista e attuale Procuratore della Repubblica  di Catanzaro

il profPIERO BEVILACQUA prof. ordinario di Storia Contemporanea all’università La Sapienza di Roma

coordina il  dott. BRUNO GRENCI  campeggio Afrodite

cessare-locandina

Cessarè è la narrazione di un viaggio nel tempo: individuale e collettivo, etico e civile; è una riflessione  sulla complessità dei processi storici, sulle sue sospensioni e sulla capacità  dei movimenti di base, in tutti i Sud del mondo, di liberarsi dai soprusi e dalle ingiustizie e di avviare percorsi per l’acquisizione dei diritti fondamentali dell’uomo e di principi di giustizia sociale.

Cessarè è la narrazione di un viaggio nei luoghi, la Locride degli anni ’70; è il racconto corale di un ’68 sconosciuto dell’estrema periferia  italiana: lo jonio reggino;è la storia del coraggio civile di un piccolo comune, Gioiosa Jonica, che il 27 dicembre  1975  indice il primo sciopero generale contro la mafia in Calabria; è la determinazione di un sindaco, Francesco Modafferi, che si oppone con passione civile alla ‘ndrangheta; è il mulino, sono gli orologi di Rocco Gatto, ucciso dalla ‘ndrangheta il 12 marzo 1977; è l’ottimismo di Natale Bianchi, ex prete sospeso a divinis, il suo continuo incitamento ad andare avanti, a prendere in mano il proprio destino per liberarsi da tutte le forme di oppressione; è lo sguardo aperto e luminoso di Ciccio Gatto sul fratello e sul mondo; è la testimonianza di alcuni  dei protagonisti di quel decennio di battaglie civili, di studiosi e giornalisti .Il nome “Cessarè” è proprio di un luogo geografico: una collina nel territorio del comune di Gioiosa Jonica (RC), che diviene luogo simbolico delle  battaglie civili di un intero popolo, come ricostruirono  nel libro-inchiesta “Cessarè”, i giornalisti Bruno Gemelli e Pietro Melia ( Frama Sud 1980).

A quella stagione di lotte democratiche e civili dei cittadini calabresi fecero seguito la rassegnazione e il silenzio dei decenni successivi. Da quel profondo silenzio, che ha generato senso di vuoto, perdita di punti di riferimento identitari certi per intere generazioni, è nata la necessità di fare la mappa visiva di quell’ itinerario civile.Cessarè è un film  sulla storia e la memoria delle lotte popolari e delle lotte contro la ‘ndrangheta nella Calabria degli anni ’70.Cessarè cerca,attivando memorie , di dare voce e rendere omaggio a tutte quelle persone che, con mille piccoli gesti quotidiani di onestà e impegno, danno senso al “tempo etico”  dell’uomo. Il film, indipendente e di interesse culturale, è stato  autoprodotto dalla regista e dalla sua associazione culturale, “Arti gia nate” onlus,  con un modesto contributo dell’ ex IMAIE (anno di produzione 2008, anno di uscita 2009, Italia, durata 98’) e rappresenta il primo capitolo di un progetto più ampio  sulla memoria storica  che raccoglie testimonianze audiovisive su 40 anni di storia sociale calabrese,  dagli anni ’70 a ritroso fino agli anni ’40. Dalla data della sua uscita, nel 2009, ha partecipato a varie rassegne e festival, vincendo  importanti premi.E’stato selezionato da festival internazionali, proiettato in prestigiose sale cinematografiche e cineclub nazionali, università, circoli del cinema, centri culturali, biblioteche e scuole, paesi e piazze di tutta Italia. Molto visto e apprezzato nel centro nord, poco nel centro sud e in Calabria, essendo un film indipendente e non avendo una distribuzione.Da vari anni è in attesa tenace e paziente di un editore sensibile, che ne pubblichi una versione in dvd contenente il trailer, gli extra di un archivio ricchissimo, i dialoghi in due lingue, inglese se spagnolo, per una diffusione all’estero, soprattutto  in quei Continenti e Paesi dove alta è la presenza di  emigranti italiani e locridei, di tre generazioni (Stati Uniti, Australia, Canada, Argentina).

Rina Amato, nata in Calabria,vive e lavora  a Roma ma rimane legata  alla sua terra  dal costante impegno sociale e culturale per una rinascita etica e civile. Laureatasi alla facoltà di Scienze Politiche  “La Sapienza” di Roma con una tesi sull’economia solidale nella Locride, ha unito a una formazione socio-politica e antropologica l’interesse  verso la ricerca di  nuovi linguaggi espressivi. Assieme a vari artisti, ha prodotto e promosso arte e cultura indipendente e di impegno civile. Il suo legame con l’immagine fotografica e la ricerca sociale l’hanno portata a sviluppare un profondo interesse per il documentario di narrazione. Riguardo alle motivazioni  che l’hanno spinta ad avviare questo progetto afferma: “prima di avviare la ricerca audiovisiva, mi sono posta una serie di domande e sono giunta a una serie di riflessioni. Mi sono chiesta,soprattutto, perché i calabresi hanno interiorizzato e fatto proprio il tema della “perdita” e della conseguente rimozione della propria memoria storica. Io ho vissuto in Calabria, la comunità che documento, qual è la differenza fra come le persone vedono il luogo in cui vivono e il modo in cui altri lo rappresentano? Chi è che racconta la storia della comunità? E quali sono le sue responsabilità?”

A cura dell’Ufficio Stampaemail:artigianate@gmail.com

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