Gio. Apr 25th, 2024

Necessitano i lavori.

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Il “colpo gobbo di Piraino, dove la Palmeseha centrato una meritatissima qualificazione al secondo turno di Coppa Italia superando – in rimonta – un mai domo Due Torri, ha portato  grande entusiasmo nell’ambiente neroverde in vista dell’atteso debutto in campionato di domenica prossima nella tana della blasonata Cavese.

Mentre la squadra sta acquisendo con profitto i dettami tattici voluti da mister Mario Dal Torrione, che hanno funzionato alla grande nonostante le pesanti assenze di Taverniti, Lavrendi e Zampaglioni, il problemi ancora irrisolto è quello legato ai lavori per completare il glorioso stadio “Giuseppe Lopresti” strettamente legati alla omologazione da parte della Lega Nazionale Dilettanti. Al tal proposito, mancano solo quattro giornate all’arrivo degli ispettori della Lnd in quali – stando così le cose – non potranno che sancire l’inevitabile disputa in campo neutro del derby interno con il Roccella, in calendario per domenica 11 settembre alle ore 15.00. I tempi sono stringenti e chi di dovere non può più procrastinare l’inizio dei lavori degli spogliatoi e nel settore della gradinata.

La spinosa questione del “Lopresti” registra poi la “strana” delibera dell’Amministrazione comunale palmese numero 13162 (firmata dal sindaco Giovanni Barone e responsabile del settore n.7 Antonello Scarfone) emessa lo scorso primo luglio in risposta alla sollecitazione della US Palmese del nove giugno. attraverso la quale la Civica Amministrazione rassicura la società guidata dal patron Pino Carbone sulla consegna dell’impianto in tempo per la disputa delle gare di Coppa Italia e di campionato. L’incredibile è che da quel giorno nessuno ha mosso un dito, complicando maledettamente una situazione che poteva tranquillamente essere risolta nei tempi previsti dalla delibera di cui sopra.

L’altro nodo da sciogliere è quello legato al pagamento delle spettanze economiche alla ditta Ediltecnica S.A.S. di Lamezia Terme (pari a circa 150 mila euro), approvata in Consiglio Comunale come debito fuori bilancio lo scorso otto agosto, ma che non è stata ancora resa esecutiva dall’Ufficio ragioneria: Antonio Scarpino, titolare della ditta, aspetta che gli venga riconosciuto quanto merita, in quanto solo allora la sua generosità senza fine potrà essere toccata nuovamente con mano attraverso il completamento del lavori al Lopresti.

In sostanza, carte alla mano, il nostro dettagliato resoconto è lo specchio di quello che sta accadendo al glorioso “Giuseppe Lopresti” che da 84 anni ospita le gesta calcistiche della US Palmese 1912, e che speriamo continui ad ospitare per tantissimi anni: per scongiurare l’ipotesi della partite di campionato in campo neutro, è arrivata l’ora che chi di dovere si metta una mano sulla coscienza.

(fonte Quotidiano del Sud)

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