Mar. Apr 23rd, 2024

SE CI SARA’ UNA SCOSSA DI TERREMOTO COSA NE SARA’ DI NOI? I CITTADINI DI VIA DEI CARAFA, A CAULONIA MARINA, SONO ALLARMATI E CHIEDONO UN URGENTE INTERVENTO DI CHI DI COMPETENZA.

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Sono in stato di forte agitazione e hanno deciso di rivolgersi a  Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria, i cittadini residenti o domiciliati nel popoloso quartiere via dei Carafa, ubicato nel pieno centro di Caulonia Marina. La zona, infatti, è minacciata da una frana che, già, alcuni mesi fa, ha costretto il sindaco di Caulonia, Giovanni Riccio, a disporre lo sgombero di alcune abitazioni. Famiglie che sono state costrette a lasciare le loro case per andare ad abitare in altri edifici, comportando traumi per i loro bambini piccoli, e ovviamente costi per l’Ente Pubblico che, pare, non possa più sostenerli. Dove andranno ad abitare, quindi, questi cittadini? Lo stesso primo cittadino di Caulonia, responsabilmente, ha sollecitato l’intervento della Protezione Civile regionale e, qualche mese fa, c’è stato un sopralluogo del capo del Dipartimento, in Calabria, il geologo Carlo Tansi il quale, con elevata professionalità e sensibilità, ha constatato l’effettivo grado di rischio di dissesto della zona. Secondo quanto evidenziato dall’area tecnica comunale cauloniese, guidata dall’architetto Ilario Naso, l’evoluzione franosa del terreno del quartiere, soprattutto del muro di contenimento della strada che attraversa l’intera via dei Carafa, ha causato il crollo di un muro di sostegno posto a ridosso di alcune abitazioni che, come prima enunciato, sono state oggetto di sgombero. Se non verrà garantito, in tempi brevi, un efficace consolidamento della scarpata tenuto conto che la natura del terreno, dal punto di vista geomorfologico, è argillosa, con stratigrafia mista di terreno friabile, a crollare saranno altri segmenti murari con conseguenze gravissime per l’incolumità dei cittadini. Il comitato spontaneo di quartiere, attraverso un comunicato, ha lanciato un grido di allarme: “Se ci sarà una scossa di terremoto cosa ne sarà di noi?” A parere dei vari tecnici sopraggiunti in via dei Carafa, in questi ultimi tempi, e di alcuni dei sottoscrittori della petizione – denuncia inviata al Prefetto e per conoscenza a Carabinieri e Comune, che possiedono qualifiche tecnico specialistiche, va finanziata, con urgenza, la messa in opera di una palificazione in cemento armato, che meglio si addice alla geomorfologia della zona, e che può garantire un consolidamento della scarpata aumentando la sicurezza generale ovvero di tutto il reparto abitativo della zona. Intervento che avrebbe già dovuto essere avviato, se si considera che, i vari sindaci che si sono succeduti, alla guida del Comune di Caulonia, hanno inviato diverse lettere anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per sollecitare l’avvio di una iniziativa relativa alla messa in sicurezza della strada comunale coincidente con la via dei Carafa, di Caulonia Marina. Il territorio in questione è interessato, da diverso tempo, da una dinamica geologica con evidenti e continue manifestazioni di dissesto, che si caratterizza con frane e smottamenti  di taluni versanti. Dopo l’allarme lanciato da più parti, anche i Vigili del Fuoco, che hanno effettuato una attenta ricognizione, hanno riscontrato l’abbassamento della sede stradale comunale di via dei Carafa, nonché l’inclinazione e la lesione in più punti dei muri di sostegno posti a monte e a valle della stessa. Se non interviene subito, quindi, il dissesto rischia di compromettere, inesorabilmente, la stabilità dei fabbricati presenti e l’incolumità di chi ci abita. Pare, infine, che gran parte dei fenomeni di cedimento è causata dalla carenza o in alcuni casi mancanza di un’adeguata rete di smaltimento delle acque meteoriche, che infiltrandosi nel terreno vanno ad intercettare una zona di scivolamento delle argille  caratterizzata anche dalla presenza di una falda, provocando dei fenomeni di slittamento verso valle delle superfici argillose con relativa  perdita di coesione ed inevitabili danni ai fabbricati limitrofi. Alcuni cittadini, esasperati, hanno espresso: “Renzi parla di realizzare il ponte sullo Stretto e non si riesce a sistemare una modesta strada. Basta con le bugie e la mistificazione, vogliamo sia garantito il nostro diritto alla sicurezza e alla vita!”

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