Gio. Apr 25th, 2024

 

Negli ultimi anni, sempre più spesso i Comuni si sono interrogati sui temi della pace e della solidarietà internazionale cercando di dare risposte al dibattito in corso e alle nuove sensibilità che si stanno formando tra i cittadini, immaginando e spesso realizzando percorsi praticabili di sviluppo locale, integrazione e accoglienza. L’esigenza nasce dalla riflessione che l’azione amministrativa e politica delle comunità debba portare con sé un alto contenuto umano. I Comuni, per la loro organizzazione rappresentano un punto fondamentale dal quale partire per la quotidiana affermazione della pratica della democrazia.

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La sempre maggiore consapevolezza del proprio ruolo e dunque della possibilità di offrire un contributo concreto alla realizzazione di giustizia sociale, ha
recentemente indotto altri sei Enti Locali ad aderire formalmente alla Rete dei Comuni Solidali.

Si tratta, in particolare, dei Comuni di Camini (RC), Sant’Alessio in Aspromonte (RC), Rodì Milici (ME); Melpignano (LE); Ostana (CN)  e Nomaglio (TO).

Da nord a Sud matura, dal basso, la consapevolezza che si possono condividere buone pratiche e azioni amministrative positive.

Alcuni dei nuovi Comuni aderenti, come si è detto, praticano l’accoglienza diffusa attraverso il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati dimostrando che è possibile tradurre il concetto di solidarietà in azioni concrete.

Sono ormai quasi 300 i comuni aderenti a Re.co.sol. in rappresentanza di oltre 4 milioni di abitanti.

Un benvenuto alle nuove comunità che hanno deciso di fare parte di questa grande rete solidale.

 

Per il gruppo di Coordinamento Recosol

Giovanni Maiolo

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