Sab. Apr 20th, 2024

Questa mattina riunione importante dei sindaci della Locride con i consiglieri della città metropolitana, in particolare si sono incontrati con Salvatore Fuda, Katy Belcastro e Pierpaolo Zavettieri. Nell’assemblea si è discusso della bozza di statuto e delle richieste che i 41 sindaci della Locride hanno intenzione di porre. In particolare per bocca del presidente dell’assemblea Giorgio Imperitura i primi cittadini hanno chiesto l’inserimento dell’elezione diretta del sindaco della città metropolitana. La seconda richiesta invece riguarda i numeri necessari per l’approvazione dello statuto, infatti secondo quanto previsto dalla legge Del Rio, basterebbe il 30% dei Comuni con la maggioranza della popolazione. I sindaci della Locride chiedono che questa soglia venga alzata al 50%, la stessa richiesta è stata fatta per le società partecipate. Ad introdurre l’incontro è stato il primo cittadino di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda, in veste di consigliere metropolitano, che dopo una disquisizione prettamente tecnica, ha evidenziato le competenze che la futura Città Metropolitana andrà a ricoprire mettendo in evidenza come le richieste dei sindaci Locridei siano giuste e meritevoli di attenzione, anche in considerazione del fatto che la provincia di Reggio ha un territorio molto vasto e variegato. Il sindaco Pietro Fuda ha preso la parola subito dopo ritenendosi soddisfatto di come si sia avviato il confronto e la discussione. Ad intervenire successivamente è stato il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Domenico vestito che ha evidenziato come a suo parere lo statuto ha una chiara impronta “monarchica”  e Reggio-centrica. Vestito non ha risparmiato critiche a Giuseppe Falcomatà ritenendolo poco preparato nella gestione della città metropolitana. Della stessa idea del sindaco di Marina di Gioiosa Ionica è stato Giovanni Calabrese, sindaco di Locri, che ha affermato come la bozza presentata è quella di uno statuto indecifrabile e sicuramente  caratterizzato da una impronta dittatoriale. Secondo Calabrese lo statuto esaminato nella riunione probabilmente non è neanche quello approvato dall’Assemblea metropolitana, il sindaco di Locri afferma che stanno girando 3 bozze di statuto con delle modifiche sostanziali una dall’altra. Per Calabrese la “zona omogenea”, che sarà inserita nello statuto, sarebbe un territorio omogeneo per usi costumi e tradizioni, in questo caso coincide con la Locride, potrebbe andare a sostituire anche l’assemblea dei Sindaci visto che fino ad ora è stata improduttiva.  Il consigliere metropolitano Katy Belcastro, dopo un confronto preventivo con Falcomatà, ha fatto notare come la proposta dell’ elezione diretta del sindaco metropolitano sia stata accettata e che nella futura bozza sarà inserita. A seguire Pierpaolo Zavettieri e Salvatore Fuda hanno spiegato il perché esistano due bozze  di statuto e quali siano le modifiche apportate. A parte qualche battuta e frecciatina tra qualche primo cittadino, sembra che i sindaci sulle scelte legate alla città metropolitana abbiano ritrovato l’unità. La riunione  è stata aggiornata dopo che il consiglio metropolitano avra preso atto di quanto proposto.

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Giuseppe Mazzaferro

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