Ven. Apr 19th, 2024

La Reggina torna ad assaporare il sapore della sconfitta dopo tre pareggi consecutivi. A vincere per 1-0 è la Virtus Francavillache si porta a casa, con pieno merito e forse con un risultato troppo striminzito, l’intera posta in palio.

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Il libro della stagione amaranto si arricchisce, dunque  di un nuovo capitolo che parla ancora di una caduta rovinosa.  Un ko dove da mettere in evidenza c’è soprattutto l’incapacità di reagire ad un gol subito per il solito errore difensivo e che ha spaccato in due una partita che gli uomini di Zeman stavano conducendo in maniera discreta.

Inspiegabili amnesie della retroguardia e poca incisività offensiva restano i prinicipali “talloni di Achille” di una squadra che neanche attraverso una prova sufficiente per un tempo riesce a portare a casa un risultato positivo.

E stavolta non c’è neanche il colpo di coda finale a rendere meno amara una classifica che si fa sempre più difficile per effetto di una vittoria che manca da otto turni (tre vittorie e cinque sconfitte).

Uno spunto per guardare in faccia la realtà e capire che questa squadra, senza rinforzi adeguati, rischia di non salvarsi. Gennaio è sempre più vicino e i punti in classifica, in rapporto alle gare giocate, sono sempre di meno.

L’approccio 

L’avversario non è di quelli di nome, ma, per la Reggina, non c’era il rischio di prendere sotto gamba l’impegno con la Virtus Francavilla.

Gli amaranto, al cospetto di un avversario che ha otto punti in più classifica, si presentano con l’approccio giusto.

Pur senza Coralli e con un Botta in più nel motore Kosnic e compagni  danno vita ad una partita che si gioca sul filo dell’equilibrio e, anzi, dopo aver rischiato qualcosa nel primo tempo sono proprio gli uomini di Zeman a tenere le redini del match.

La Reggina come un diesel

La prima parata è di Sala che, dopo tre minuti, si sporca i guanti per deviare un tentativo dal limite di De Angelis.

In campo si fronteggiano due moduli che sposano una diversa interpretazione del calcio, ma con l’avanzare del cronometro gli ospiti vengono fuori con personalità e la solidità dei tempi migliori.

Sul taccuino nella prima frazione, però, per gli amaranto ci sono solo conclusioni dalla distanza: prima di De Francesco e poi Tripicchio che chiamano a parate impegnative Casadei.

La squadra di Zeman palesa la cronica mancanza di qualità nell’ultimo passaggio, in una gara dove la proposta di gioco amaranto è persino superiore a quella degli avversari.

Black out amaranto

E, nel finale della prima frazione, gli ospiti si abbassano troppo e per poco non capitolano con un destro a giro di Alessandro, uno tra i più attivi nei padroni di casa.

In avvio di ripresa tocca ancora a Sala salvare i suoi con una respinta su una conclusione ravvicinata di Prezioso che suona come un campanello d’allarme per un approccio troppo morbido della Reggina.

I riflettori si accendono, ma si spegne la luce nella difesa amaranto quando al 55′ i padroni di casa trovano il vantaggio: lancio dalle retrovie di Pastore, due difensori vanno su Alessandro che anticipa tutti e trova il varco per servire la velocità di Nzola che fa centro.

Soliti problemi per la Reggina

Quello che, nel primo tempo, era solo un limite, nella ripresa e sotto di un gol diventa un bel problema: la scarsa incisività offensiva degli amaranto.  A parte qualche tentativo dalla distanza di Tripicchio e i movimenti di Porcino, spesso mal serviti, si vede davvero poco.

In difesa, invece, Kosnic rischia di combinare una frittata quando prova a controllare un pallone sull’out di sinistra, ma il velocissimo Nzola gli ruba il tempo e si presenta solo davanti a Sala che compie un grande intervento.

E saranno almeno altre due le clamorose occasioni per i pugliesi: ancora un’occasione ravvicinata per l’attaccante e un tiro dal limite di Albertini, in entrambe le circostanze è l’estremo difensore amaranto a dire no.

Reggina nella metà campo avversaria nel finale?  Quasi non pervenuta, per una sconfitta meritata.

VIRTUS FRANCAVILLA – REGGINA 1-0, IL TABELLINO 

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Casadei; Idda, De Toma, Abruzzese; Albertini, Prezioso, Galdean, Alessandro (72′ Biason), Pastore; De Angelis (88′ Abate), Nzola. A disposizione: Albertazzi, Costa, Turi, Vetrugno, , Gallù, Pino, Finazzi, Tundo, Fusca. All. Calabro

REGGINA (4-3-3): Sala; Cane (69′ Maesano) , Gianola, Kosnic, Possenti; Knudsen, Botta, De Francesco (69′ Bangu); Tripicchio, Bianchimano, Porcino. Adisposizione: Licastro,, Carpentieri, Lo, Cucinotti, Silenzi Romanò, Lancia, Mazzone, Tommassone. All. Zeman

Marcatori: 55′ Nzola

Arbitro: De Remigis di Teramo

Ammoniti: Prezioso, Bangu

Assistenti: Ruggieri e Micaroni di Pescara

Recupero: 2′ e 4′.

(fonte Strill.it)

 

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