di Enzo Romeo |
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Parlando io e mia moglie sabato scorso in una cena fuori casa con una coppia cordiale e di spessore etico, conosciuta proprio nell’occasione del buffet offerto da amici comuni, il discorso è scivolato sul futuro dei figli.
La signora, un’alta dirigente della pubblica amministrazione, quindi abituata a continui spostamenti e viaggi , manifestava il suo dispiacere perché una dei tre figli, brillante professionista, vive con marito e pargoli all’estero. Il marito, altro autorevole dirigente dello stato, invece asseriva che sua figlia sta benissimo e che è contento di ciò.
Io e mia moglie ancora non abbiamo questo pensiero, essendo piccolo il nostro bambino. Ma io in cuor mio, anzi l’ho evidenziato nel simpatico e rasserenare confronto, tra una portata e l’altra, la penso come il marito della signora.
Si lo affermo, senza esitazioni.