Ven. Apr 19th, 2024

«La realtà torna sempre alla ribalta e mai dobbiamo ammainare la bandiera. Anzi occorre perfezionare un percorso che Coldiretti con l’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno…coltiviamo gli stessi interessi” non ha mai abbandonato con l’obiettivo di coniugare giustizia economica e sociale». A ricordare i sette anni dalla rivolta degli immigrati a Rosarno è Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria.

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«Abbiamo a disposizione – prosegue – diversi strumenti e opportunità. Dopo la legge sul caporalato che in qualche modo racchiude ed è il corollario del progetto Coldiretti “arance con il 10 in condotta” sviluppatosi in varie forme, abbiamo – afferma ancora il presidente della Coldiretti – nell’arco almeno cinque frecce che possiamo indirizzare nella giusta direzione: innalzamento della percentuale di succo nelle bibite dal 12 al 20% come previsto dalla normativa, indicazione di origine del succo sulle bibite come ormai avviene per altri prodotti, contratti di filiera in particolare con le multinazionali delle bibite, risorse Patto per la Calabria e PSR, progetto concreto di accoglienza diffusa».

«Ci rivolgiamo per questo al ministro degli Interni Marco Minniti – si appella Molinaro  –  affinché possa aiutare un percorso che rappresenta una giusta ambizione che dobbiamo incoraggiare e necessariamente perseguire. Non possiamo assistere passivamente alla crescita di diseguaglianze che poi alimentano quella che dall’inizio abbiamo chiamato “la catena dello sfruttamento”».

«Come Coldiretti continuiamo e non arrenderci, il disagio sociale, continua a toccare i lavoratori extra-comunitari ma anche i produttori agricoli che vedono sottopagato il loro lavoro poiché con meno di 15 centesimi la filiera non è remunerativa. Una filiera quella agrumicola da industria nella Piana di Gioia Tauro, sulla quale va assolutamente ripresa l’iniziativa – chiede Molinaro – Rosarno è una bandiera simbolo di riscatto di una delle zone più importanti e significative dell’agroalimentare calabrese e il Ministro Minniti, per l’autorevolezza del suo ruolo, può offrire un contributo determinante per dare una risposta economica al comparto agrumicolo».

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