Gio. Mar 28th, 2024
C’è più gusto con il peperoncino italiano e fa anche bene, salvo abusi, alla salute e alla linea.
Infatti, è ricco in provitamina A e vitamina C ed ha proprietà antisettiche, digestive e vasodilatatorie. Inoltre, secondo studi recenti, contribuisce a ridurre il senso di fame. Ma se si vuol avere il massimo della piccantezza occorre cercare la sigaretta calabrese.
Il Crea Trasformazioni Agroalimentari, ente italiano di ricerca sull’agroalimentare, ha studiato su 14 genotipi coltivati in tre siti (Montanaso Lombardo, Monsampolo del Tronto e Battipaglia) l’effetto del genotipo, dell’ambiente e del trattamento per la conservazione sul contenuto di composti importanti dal punto di vista nutrizionale e sensoriale I diversi genotipi non hanno generalmente risposto in maniera uniforme nei diversi ambienti, evidenziando, per questi caratteri, una significativa interazione con l’ambiente di coltivazione. Il genotipo Sigaretta calabrese ha sempre evidenziato i valori massimi di capsaicinoidi, responsabili sia della piccantezza (52000-85000 gradi Scoville nel prodotto fresco liofilizzato e 38000-86000 in quello essiccato) sia di molte delle proprietà benefiche del peperoncino. Sempre in un’ottica di valorizzazione delle tipicità, il Crea Agricoltura e Ambiente è riuscito con metodi innovativi a discriminare le aree produttive della cultivar Sigaretta Calabrese.
Questo alimento così prezioso sarà ora valorizzato dal Crea che sta ultimando Pepic “Filiera del peperoncino piccante: interventi di ricerca per la scelta varietale e per l’innovazione dei processi colturali”, progetto attivato su richiesta del Tavolo di filiera del Peperoncino e finanziato dal ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, attraverso l’Ismea, proprio per promuovere una filiera del prodotto di qualità superiore, innovativa, integrata e competitiva. Le analisi hanno mostrato come i peperoncini tendono a distinguersi in base sia alle altre tipologie sul mercato (dolci e ornamentali) sia alla provenienza geografica.
In particolare, il peperoncino italiano si è differenziato dal punto di vista genetico da quello proveniente dalle Americhe e dall’Asia.
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