Sab. Apr 20th, 2024
I carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale stanno eseguendo 12 misure cautelari emesse dal Gip di Crotone e 35 perquisizioni, con contestuale notifica di avvisi di garanzia, nelle province di Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Catania e Reggio Emilia, nei confronti di persone accusate di avere fatto parte di un’organizzazione criminale che avrebbe gestito, in tutte le sue fasi, un traffico di reperti archeologici, con un giro d’affari di alcuni milioni di euro.
Bersaglio prediletto dai “tombaroli”, secondo quanto riferiscono i militari, era il sito archeologico di “Capo Colonna” a Crotone.
Gli investigatori non hanno ancora reso nota l’identità delle persone coinvolte nell’operazione. É stato soltanto riferito che tra le persone arrestate c’é “uno stimato accademico” e tra gli indagati diversi professionisti. Sono state sequestrate, inoltre, preziose collezioni con numerosi reperti archeologici di notevole interesse storico-artistico ed elevato valore economico.
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