Ven. Mar 29th, 2024

Una cosa ieri nella direzione del PD è stata sancita, anzi due. La prima: congresso subito. La seconda: a Cosenza i deputati uscenti non saranno ricandidati. Nonostante le strategie, sgamate, di Madame Fifì.

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Come avevamo previsto Madame Fifì si tiene lontano da chi parla di scissione e per farsi notare vota la mozione renziana, mentre Capu i Liuni incucia con Oliverio per meglio capire da qui a poco come posizionarsi. Sempre all’interno del PD. Da un lato si tengono buono Renzi con i loro voti, dall’altro lanciano segnali e abbocchi ad Emiliano.

Come a dire: un piede di qua e un piede di là. In attesa di poggiarli tutte e due dalla stessa parte, a conti fatti. Già, perché Capu i Liuni spera ancora di poter rimettere insieme quel che rimane del suo esercito clientelare comprese le riserve in “quantità” tale da diventare, per chi dovesse averne bisogno, un alleato fondamentale per la vittoria. Il classico pacchetto di voti che si mettono sul mercato in tempo di elezioni.

In questo caso la contropartita è la ricandidatura di Madame Fifì. Un voto di scambio politico/clientelare. A questo sta lavorando alacremente in questi giorni Capu i Liuni. Questa è la madre di tutte le battaglie per loro. Da qui dipende la loro sopravvivenza economica e politica. Senza “titolo” torneranno ad essere dei comuni cittadini, e soprattutto fuori dalle stanze che contano. La fine della loro epoca politica.

La proposta che va facendo ai vari pezzotti in questi giorni Capu i Liuni, è articolata in un solo enunciato (come sempre): in cambio della ricandidatura di Madame Fifì offro sostegno politico, alla “corrente” interessata, in quel di Cosenza e non solo. Garantisco appoggio a congresso con bei numeri e fedeltà degli eletti al parlamento a tutto quello che vi pare. In cambio di questa fedeltà chiedo la mia autonomia di intrallazzo in Calabria che possiamo ammucciare sotto forma di una sub-corrente che costruiremo fittiziamente, all’interno della corrente che vorrà approfittare del mio servizio. P.S. Della sanità a Palla Palla non me ne frega niente, fate voi.

Il classico inciucio di stampo adamitico.

Solo che, purtroppo per loro, è destinato a fallire.

Nessuno vuole essere più accostato a loro. Chi si mette politicamente con loro, è destinato a bruciarsi. Sono gli impresentabili per eccellenza in Calabria, specie a Cosenza. Insieme a Magorno, Gatta Morta, Aiello.

I pezzotti romani tutto questo lo sanno. E sanno anche che legarsi a loro significa essere coinvolti da qui a poco in gravi fatti giudiziari. Sia alla regione di Oliverio che a Cosenza. Nessuno abbocca più alle loro chiacchiere. Sono bruciati. Appestati politici. E’ questo quello che  hanno detto molti pezzotti romani nel dietro le quinte della direzione di ieri. E Renzi lo ha ribadito: non voglio più sentire parlare di loro.

Ogni loro tentativo sarà vano, e un bel ciaone a tutti e 5 i deputati cosentini uscenti del PD, questa volta  glielo facciamo noi: Ciaone!  

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