Ven. Apr 19th, 2024
Pari e qualche rimpianto per la Reggina che conclude in crescendo ma non trova la via della rete. Pesano gli errori sotto porta e la mancata assegnazione di un rigore apparso netto.

Reti bianche al Granillo: primo tempo di rara povertà tecnica, le emozioni arrivano nella ripresa. Svolta tattica di Zeman che passa al 4-4-2, Knudsen ha per due volte la palla del ko ma fallisce l’appuntamento con la rete, si supera Furlan – portiere del Monopoli – anche in pieno recupero su Coralli. Manca un rigore, apparso netto, per un fallo dello stesso estremo difensore pugliese su Porcino. Nel recupero, espulso Bianchimano che sarà così assente nell’atteso derby di Cosenza nel prossimo turno.

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ALTA TENSIONE – Corta, è la classifica del girone C di Lega Pro. Talmente corta da ammetter pochi passaggi a vuoto, imponendo la massima attenzione ad ogni singolo incontro anche per chi, come il Monopoli, ha stazionato a lungo in zona playoff e ora la lambisce da una solida 12esima posizione. I posti che valgono i playout distano poche lunghezze, sette per la precisione, quelle che separano i pugliesi dalla Reggina alla vigilia dell’incontro. Zeman, reduce da una doppietta di vittorie interne, recupera Kosnic in difesa e sceglie Leonetti dal 1′ nel tridente offensivo. Panchina per il nuovo acquisto De Vito, giunto una manciata di giorni fa proprio dal Monopoli.

SBADIGLI E AGONISMO – Opta per il 4-2-3-1 Diego Zanin, ex calciatore e tecnico amaranto, con Gatto schierato in appoggio al centravanti ma a cui viene richiesto, in fase difensiva, di sopperire all’inferiorità numerica in mediana rispetto al 4-3-3 amaranto, andando ad oscurare Botta. Compito che il fantasista assolve con grande diligenza, ma che presenta il conto in fase di incisività in attacco e risulta decisivo quando al minuto 33 il match ha il primo sussulto. Azione offensiva amaranto, la squadra accompagna ma si fa trovare impreparata quando, persa palla, in azione di contropiede i centrali amaranto sono addirittura nella metà campo pugliese: Gianola in pressing su Montini, Kosnic accorcia addirittura su Pinto che lo anticipa e lancia Gatto, solo, davanti a Sala. Graziata, la Reggina, dal maldestro controllo della sfera del numero 10 pugliese e dalla provvidenziale uscita del portiere amaranto. Il primo tiro in porta arriva al 40′, rasoterra di De Francesco sul quale Furlan risponde presente. Prima e dopo, praticamente nulla. Squadre estremamente preoccupate dalla fase difensiva, corte. Il pressing funziona e di concerto con le condizioni impresentabili del (fu) manto del Granillo ne viene fuori una frazione di rara bruttezza. Il duplice fischio con il quale il direttore di gara manda le squadre negli spogliatoi sveglia, insomma, almeno un paio dei presenti al Granillo.

SVOLTA ZEMAN – Prova a movimentare la sua fase offensiva Zanin con l’inserimento di Mavretic, talento greco assistito da Bruno Cirillo, per Nadarevic. Si susseguono i minuti, ma neppure la ripresa riesce ad offrire spunti significativi. Al minuto 70 Zeman cambia modulo e uomini: fuori Leonetti e Cane, dentro Bianchimano e Maesano. Reggina con il 4-4-2 con Porcino e Knudsen sulle corsie esterne, ed è proprio il danese nella nuova posizione nel giro di due minuti a guadagnarsi, e sprecare, due occasioni da rete: la prima da posizione decentrata, la seconda favorevolissima, in entrambi i casi l’ex Inter centra Furlan. Il momento è favorevole, la Reggina spinge, su un errato disimpegno della difesa pugliese Porcino ruba il tempo ai centrali, interviene il portiere che – è vero – trova il pallone, ma lo fa tagliando la strada all’esterno mancino amaranto, e travolgendolo. Il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il rigore. I dubbi, parecchi, restano. Cresce l’impeto, il Granillo accompagna, Zeman ci crede e per gli ultimi scampoli di gara inserisce Tripicchio per Knudsen sbilanciando i suoi in avanti a caccia della vittoria.

ASSALTO FINALE – Botta e risposta a ridosso del 90′ con due errori marchiani: da una parte Possenti buca l’intervento e consente a Mavretic di calciare verso la porta, bravissimo Sala, dalla parte opposta fa tutto Furlan che si lascia sfuggire un pallone semplice ma lo recupera in tempo per evitare che la scena faccia il giro del web. Errore dimenticato un minuto dopo quando il portiere del Monopoli si consacra protagonista del match: sponda di Bianchimano, girata a colpo sicuro di Coralli, intervento sensazionale del numero 1 biancoverde. Sui titoli di coda, Bianchimano – il cui impatto sull’incontro era stato davvero significativo – riesce a farsi espellere per proteste. Pari, senza gol, che muove la classifica ma non svolta la stagione. All’orizzonte per gli amaranto il derby di Cosenza.

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