Ven. Apr 19th, 2024

“Chi ha sparato in direzione dello Ienco si trovava dentro l’abitazione e, verosimilmente, in posizione obliqua rispetto alla porta di ingresso tra il vano cucina e il vano ingresso/soggiorno”. Sono solo alcuni dei dettagli che fanno parte dell’insieme degli elementi attraverso cui si sarebbe ricostruito l’assassinio del 35enne Ernesto Ienco, avvenuto a Riace tra il 25 ed 26 ottobre 2015 ad opera della cosiddetta coppia degli amanti diabolici, Sabrina Marziano e Agostino Micelotta. Ieri, nel corso dell’udienza per il processo alla moglie di Ienco, i militari hanno ripercorso i momenti successivi all’omicidio. Rilievi ed analisi hanno permesso di far luce sulla dinamica della vicenda: «Nella porta di ingresso, che si presentava aperta verso l’interno con anta di apertura, vi era il cadavere di Ienco Ernesto, accedevamo all’abitazione attraverso la porta/finestra, lato mare, del vano cucina” ha riferito in aula il maresciallo dei carabinieri che quel giorno si sono immediatamente recati sulla scena del crimine. Altro dettaglio su cui si sono soffermati i testi dell’accusa è il letto matrimoniale che sembrava essere stato disfatto frettolosamente ed in maniera innaturale e non come se qualcuno ci avesse dormito realmente.
La prossima udienza si terrà il 22 di marzo.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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