Ven. Apr 19th, 2024

SIDERNO -” Le grandi migrazioni umanitarie e il ruolo del Corpo sanitario dell’ Ordine di Malta nella gestione delle maxi- emergenze sanitarie” è stato il tema di un incontro organizzato dal Lions Club di Locri che si è tenuto venerdi sera presso l’ Hotel President di Siderno. Un convegno decisamente interessante nel corso del quale il dott. Giovanni Strangio apprezzato professionista sidernese, aiutandosi , dopo aver nella parte iniziale, illustrato la storia dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, ha fatto vedere delle toccanti immagini sugli sbarchi, anche quelli abbastanza recenti, dei migranti e soprattutto l’importante attività del Cisom ( Corpo Italiano di soccorso dell’ordine di Malta) di cui lo stesso dott. Strangio fa parte. Il professionista ha descritto le varie fasi degli sbarchi e le notevoli difficoltà che si incontrano, soprattutto in Calabria e in Sicilia anche a causa degli scarsi mezzi a disposizione degli organismi istituzionali. L’incontro, aperto, con una breve introduzione del presidente del Lions Club di Locri, Giuseppe Macri’ha registrato anche interessanti interventi del Vescovo della Diocesi Locri Gerace, Mons. Francesco Oliva, del sindaco di Siderno Pietro Fuda nonché del Capellano dell’ordine di Malta della Delgazione di Reggio Calabria, , Mons. Luigi Cannizzo, che si sono accomunati ai saluti del Marchese Ruggero Ramirez già delegato per la Calabria dell’ Ordine di Malta e di Silvana Fonti, presidente di zona dell’ Associazione Lions. Giovanni Strangio. che da anni “vive” sul campo l’ emergenza sanitaria, prestando la sua opera di volontario del Cisom in occasione degli sbarchi dei migranti ha raccontato anche i toccanti particolari di alcuni significativi episodi vissuti nel corso delle sue ormai lunghe esperienze vissute nel Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta . Una struttura nata nel 2008 che presta servizio sanitario in mare a bordo delle navi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e, sin dall’operazione “Mare Nostrum”, anche con la Marina Militare, garantendo un tempestivo ed efficace intervento nello Stretto di Sicilia. Nel corso di questi anni i medici e gli infermieri hanno sviluppato una specifica capacità di ricerca e salvataggio in mare, divenendo specializzati in questo tipo di interventi. Un’attività non certo facile in grado di affrontare situazioni di particolare gravità, anche in contesti con condizioni meteo marine estreme. Un’attività difficile che – ha precisato Strangio – si fa soprattutto con il cuore, ripagata solo dal grazie di qualche migrante che si porta appresso il sogno di una nuova vita e dal sorriso di qualche bambino tremante per le lunghe sofferenze patite.

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Aristide Bava

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