Sab. Apr 20th, 2024

Lo squalo non sa più mordere. Il Crotone guadagna un punto contro il Sassuolo ma mastica amaro. Inutile guardare la buona prestazione, seppur con qualche notevole lacuna in fase di concretizzazione. Non serve giocar bene se poi non si raccolgono punti e risultati utili a cambiare rotta. In zona retrocessione perdono tutte. Empoli, Palermo e Pescara soccombono, ma se il Crotone non riesce a vincere, peraltro in casa, è difficile illudersi e parlare ancora di salvezza. Forse se Trotta fosse stato più lucido o il colpo di testa di Ferrari fosse entrato in rete si parlerebbe di altro, ma la realtà è purtroppo ben diversa. La prossima giornata la squadra di Nicola sarà ospite del Napoli, una sfida tosta che riduce al lumicino ogni possibilità di miracolo.

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SIMY DAL PRIMO MINUTO, TRA I NEROVERDI MANCA DEFREL – Squali che scendono in campo tornando al quadrato 4-4-2 ammirato fino a qualche giornata fa. L’ennesimo cambio di modulo riserva una sorpresa nel reparto avanzato dove dal primo minuto Nicola schiera il nigeriano Simy al fianco di Falcinelli. Torna Ferrari al centro della difesa e Rohden sulla fascia destra dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco. Sulla corsia opposta invece riconfermato Stoian.
Di Francesco tenta il colpaccio in Calabria schierando i suoi col classico 4-3-3, il tecnico pescarese deve però fare i conti con le pesanti assenze di Pellegrini (squalificato) e Defrel (indisponibile per via di un infortunio muscolare), spazio dunque in avanti ad Alessandro Matri supportato dalle ali Politano e Berardi. Quartetto difensivo riconfermato in blocco nonostante la sconfitta contro il Milan della giornata precedente. A centrocampo si rivede Missiroli che completa il reparto con Duncan e Mazzitelli.

SQUALI POCO CONCRETI, RISULTATO INCHIODATO –  E’ una sfida che sa di ultima spiaggia per il Crotone di Davide Nicola. Le distanze dall’ultimo posto utile per la salvezza iniziano ad essere piuttosto siderali, i pitagorici lo sanno e sin dai primi minuti del match tentano di impossessarsi del pallino del gioco pungendo e non poco la formazione emiliana. Non a caso la prima occasione è proprio di marca rossoblù grazie al solito Diego Falcinelli che prova senza timore a prendere le redini del reparto offensivo, e al 15′ dopo un rapido scambio con Simy tenta il diagonale indirizzando la sfera sul secondo palo ma la palla esce fuori di un soffio salvando Consigli. Gli squali sembrano prendere fiducia e costringono gli avversari a mantenersi sulla difensiva raccogliendo solamente qualche corner senza concreti spiragli. Al 27′ è Stoian ad avere tra i piedi la palla del probabile 1-0 ma la mira del vampiro lascia a desiderare e di conseguenza la sfera termina la propria corsa in curva. Curva che proprio nel primo quarto d’ora decide di entrare in sciopero per protestare contro le decisioni societarie e lo scarso rendimento della squadra. “Siamo qua… per la maglia e la città” recita il fin troppo chiaro striscione appeso dagli ultras, unica nota positiva della fin qui disastrosa stagione dei pitagorici in massima serie. Sul campo invece continuano gli arrembaggi rossoblù, spezzati ogni tanto dalla manovra neroverde del Sassuolo che decide di risalire la china provandoci con pochi risultati grazie a Matri & co. Il Crotone però non demorde e nonostante i numerosi errori in fase di impostazione riesce ad affacciarsi più di una volta dalle parti di Consigli (vedi Simy al 32′), ma la tattica del “lancio lungo” è abbastanza prevedibile per la rodata difesa avversaria. La squadra di Di Francesco rischia addirittura il vantaggio sul finale di tempo (37′) con Politano, talento cresciuto nelle giovanili della Roma e in orbita nazionale, l’esterno riceve un cross da Berardi e conclude di prima intenzione ma Cordaz è attento e tiene in equilibrio il risultato fino alla fine dei 45 minuti.

IL PALO FERMA FERRARI – Nella ripresa il Sassuolo diventa protagonista. Il forte vento influenza e non poco le manovre delle due compagini in campo, ma gli ospiti sembrano più in palla e oltre ad una timida occasione nata in seguito a un rimpallo all’interno dell’area il Crotone non riesce ad imporsi concretamente. Al contrario Matri e Politano impegnano costantemente Cordaz: il primo approfittando di un filtrante di Mazzitelli al 54′ e sfoderando un tiro che sibila letteralmente alla sinistra dell’estremo difensore rossoblù, il secondo cercando una bordata velleitaria al 60′.
Il risultato rimane inchiodato sullo 0-0, un risultato poco utile alla squadra di Nicola che prova a dare una scossa inserendo Trotta al posto di Simy, sostituzione non molto condivisa dal pubblico di casa che rumoreggia e non poco. Al contrario invece l’ex Sassuolo si rende subito pericoloso e al 62′ penetra in area, calcia con sicurezza ma deve fare i conti con Consigli che intuisce e non si fa beffare.
Gli squali aumentano notevolmente la pressione nell’ultimo quarto d’ora, i padroni di casa vanno vicinissimi al vantaggio con Ferrari che per ben due volte sfiora il gol dell’1-0, in un primo momento fermato da una deviazione provvidenziale di Acerbi (76′) e poi dal palo esterno che salva miracolosamente gli emiliani (81′). Nonostante il forcing finale il Crotone non riesce ad avere la meglio. Poca lucidità sotto porta e una squadra che fatica sempre più a costruirsi un’identità. Al triplice fischio di Fabbri il risultato è di 0-0.

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