Mer. Apr 24th, 2024
WCENTER 0XNDBGKMDH Un momento della manifestazione organizzata su iniziativa dell'associazione Libera per ricordare le vittime della mafia, Firenze, 16 marzo 2013. Il lungo corteo, con molti giovani, è partito dalla Fortezza da Basso per raggiungere lo stadio comunale. ANSA/ MAURIZIO DEGL' INNOCENTI

“Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è stato il tema che ha accompagnato ieri la XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno 2017, la cui “piazza” principale è stata quella di Locri, ma l’evento si è svolto, simultaneamente, in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’America Latina, dove la Giornata è stata vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.
Tra le città impegnate in prima linea c’è innanzitutto Napoli, dove l’assessore alla Legalità Alessandra Clemente ha vissuto in prima persona il dramma di un familiare, sua madre, uccisa per mano della mafia.
L’impegno per la memoria è stato ribadito anche da Firenze. A pochi chilometri da Locri, nel capoluogo di Reggio Calabria, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha deciso di far coincidere la giornata della Memoria e dell’Impegno con “l’apertura al pubblico, per la prima volta in Italia, di un Urban Center realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata.
I nomi delle vittime innocenti di mafia sono stati letti anche nel Consiglio comunale di Catania dove, ha spiegato il sindaco Enzo Bianco, “l’impegno per la legalità si traduce in cose concrete: il nuovo piano di prevenzione della corruzione adottato seguendo le linee guida dell’Anac, la collaborazione preventiva con l’Autorità anticorruzione, il salvataggio dalla cementificazione selvaggia del nostro lungomare”, per esempio.
A Ravenna le iniziative sono state inserite in un cartellone di due giorni, mentre per 365 giorni all’anno “il Comune è impegnato a promuovere ‘Liberi dalle Mafie’, un progetto di formazione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani delle scuole del territorio”. A Latina i nomi delle vittime innocenti sono stati invece scanditi in piazza, dopo un corteo che ha coinvolto l’intera cittadinanza e i membri di giunta e Consiglio.
All’appello di Libera, insomma, hanno risposto in decine e decine di migliaia di piccole e medie città, con iniziative mirate soprattutto ai giovani studenti

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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