Ven. Apr 26th, 2024

La nota del movimento sulle ultime vicende nazionali, regionali e comunali 

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Il PD è sul pezzo. “Questa è casa mia e qui comando io”. Esso infatti, a tutti i livelli, séguita a disvelare la propria natura di partito vorace e senza alcun ripensamento. La sensazione di essere ospiti; ospiti (in casa propria) di chi della democrazia sta facendo una opinione personale. Tutti rispettosi, allineati e coperti tranne i finti profughi (mai dire “clandestini”…) che ormai spadroneggiano e dettano regole.

Il governo centrale ha candidamente dichiarato di “non essere provvisorio” perché in questo fantastico Paese dalle poltrone non ci si schioda neanche a cannonate e le bordate del referendum di dicembre scorso, unite alla considerazione che già lor signori stavano lì senza una legittimazione popolare, sono scivolate sulla pelle di Renzi e Gentiloni come bagno schiuma. E intanto il Paese cresce in misura risibile e l’immigrazione oramai incarna la questione delle questioni, annodata com’è al lavoro, alla spesa pubblica ed alla corruzione che intercetta il necessario terreno fertile in quel nauseabondo sistema privato (per modo di dire…) dell’accoglienza indiscriminata.

Sul lato regionale le cose non vanno meglio, anzi. L’esecutivo Oliverio, in carica dal novembre 2014, sostanzialmente non ha ancora iniziato a funzionare e, si suppone, mai lo farà. Una gestione mai attiva e se l’Italia già annaspa figuriamoci la nostra regione che razza fantastiche performances riuscirà a perfezionare. Calabria ultima tra gli ultimi; governata da una classe dirigente capace solo di abbandonarla al suo destino.

E non è finita, tralasciando gli enti intermedi, per i quali non pochi biasimi sarebbe lecito muovere, e scendendo verso le questioni che attanagliano la città capoluogo, la candidatura alla carica di sindaco di Catanzaro di Ciconte -fin quanto durerà- è augusta figlia della sinistroide strategia “pigliatutto” che imperversa nel Paese. Le imminenti elezioni comunali vedranno, almeno ad oggi, il Ciconte quale portabandiera del PD nonostante in molti scommettano che la rinuncia alla carica di consigliere regionale sia stata fatta dall’alfiere cittadino piddino solo in vista delle prossime elezioni politiche. Se così fosse v’è da chiedersi quale utilità per la nostra città potrebbe avere un sindaco “stagionale” con la testa ed il cuore a Montecitorio o a Palazzo Madama. E tuttavia, quali sono i programmi di Ciconte per Catanzaro? Idee per la città, queste sconosciute… Tutto ruota intorno al candidato. E ciò che già definivamo “deportazione di voti”, sembra già iniziata.

Ma le prossime elezioni, ne siamo certi, a tutti i livelli seppelliranno le esperienze di questa sinistra lacerata e senza idee, ed al Comune di Catanzaro essa non riuscirà ad issare la bandiera sul campanile. Appello agli elettori: vogliate bene a questa terra.

Noi con Salvini è pronto a dare il proprio contributo, ovviamente nella sua naturale collocazione verso la quale all’occorrenza non ha risparmiato disapprovazioni, per una vera verità politica al cui centro sia posto esclusivamente l’interesse per il bene comune. Non promette favori. Giura coerenza e massimo impegno per il conseguimento di obiettivi utili a tutti.

 

Antonio Chiefalo

coordinamento Noi con Salvini Catanzaro

Print Friendly, PDF & Email

Di