Ven. Apr 19th, 2024

“Una firma importante che resterà nella storia”. Così il sindaco Mario Occhiuto ha annunciato la delibera firmata ieri dalla Giunta relativa alla proposta per il Consiglio comunale dell’istituzione di un nuovo Comune mediante la fusione di Cosenza e di Rende. “Un documento che, a detta di Occhiuto, segnerà il futuro di questo territorio”. Il documento, concentrato in sei pagine delinea nella premessa una lunga serie di motivazioni che evidenziano come la quotidianità dei cittadini si svolga da un Comune all’altro senza soluzioni di continuità fisica e, di conseguenza, ne attestano di fatto lo status di un unico Comune. In sostanza l’effettivo processo di unificazione territoriale tra i Comuni di Cosenza e Rende, si rende necessario per superare i confini tracciati secoli or sono e non più riconosciuti tali dalle decine di migliaia di cittadini che quotidianamente fruiscono del territorio dell’area urbana come un unicum indistinto che offre lavoro, commercio, sanità, cultura, attività produttive, ricreative, sociali ed assistenziali e via dicendo. Il progetto di semplificazione istituzionale potrà portare ad un miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia della complessiva azione amministrativa, ad una riduzione della spesa pubblica, grazie alle relative ‘economie di scala’, nonché ad una valorizzazione del personale dipendente delle due amministrazioni locali coinvolte. Ancora, la fusione dei Comuni potrà portare ad una significativa valorizzazione politica, amministrativa ed economica di un territorio che, considerata la popolazione dei due enti locali, accoglierà una comunità di oltre 100 mila abitanti residenti e che, dunque, potrà spendere, nei rapporti con le altre istituzioni pubbliche e private, un arricchito ‘potere contrattuale’ nella cura degli interessi della collettività. “La delibera, che sarà adottata anche dalla Giunta municipale di Rende, si legge in una nota, verrà sottoposta a referendum consultivo popolare obbligatorio, secondo le leggi vigenti, referendum che si svolgerà in entrambi i territori comunali interessati, mediante indizione da parte della Regione Calabria. Occorre tuttavia precisare che per tale referendum la legge prevede la maggioranza dei voti validamente espressi, ma in tal caso è stato ritenuto che si potrà procedere alla fusione tra i Comuni di Cosenza e di Rende solo nel caso in cui, oltre al voto favorevole della maggioranza dei voti complessivi dell’intero bacino elettorale validamente espressi, si abbia la maggioranza dei voti favorevoli anche in ciascuno dei due Comuni, sia a Cosenza che a Rende.”.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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