Gio. Apr 25th, 2024

COMUNICATO STAMPA

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Come è noto, non ho preso parte direttamente alla contesa elettorale dell’11 giugno scorso che ha visto Caulonia, insieme a molti altri centri calabresi, impegnata a rinnovare i suoi amministratori. Ma come prima del voto ho sentito il dovere di richiamare pubblicamente tutti i contendenti al rispetto reciproco, evitando di usare toni forti che avrebbero finito per intaccare rapporti personali e danneggiare la serenità dell’intera comunità, così oggi voglio invitare vincitori e vinti a dimenticare gli scontri della campagna elettorale e lavorare insieme, pur nel rispetto dei reciproci ruoli, per la crescita economica e sociale del nostro paese.

A dire il vero alcuni video di cattivo gusto che circolano sui social non lasciano presagire nulla di buono, ma sono certo che smaltita l’amarezza per la sconfitta tornerà a prevalere in tutti il buonsenso ed ognuno si adopererà per fare in modo che Caulonia possa progredire in ogni aspetto, compreso quello della civiltà, che significa, innanzitutto, rispetto per gli altri, a maggior ragione se sono avversari politici.

La politica è una cosa seria! Banalizzandola la si distrugge e distruggendola ci si priva della possibilità di affrontare la complessità dei problemi che affliggono le comunità, piccole o grandi che siano, e che richiedono la fatica del confronto, che è proprio dell’agire politico, per individuare, attraverso la mediazione, ricette capaci di sciogliere i nodi ed offrire le soluzioni.

Chi ha vinto le elezioni ha il dovere di amministrare la cosa pubblica, auspicabilmente con umiltà e con saggezza, nella consapevolezza che il suo compito è quello di operare per il bene complessivo della collettività, non soltanto per chi lo ha sostenuto elettoralmente. Chi ha perso deve fare opposizione, come prevede il gioco democratico, ma deve farlo senza posizioni preconcette, puntando invece ad incalzare la maggioranza affinché si attivi in maniera efficace per risolvere i problemi della gente, senza mai far venir meno il suo contributo di idee e di proposte.

Da entrambi i fronti ci deve essere uno spirito costruttivo che miri al perseguimento del bene comune. Il solo fine che può giustificare e dare senso ad un impegno che togliere tempo alla famiglia ed al lavoro e regala più preoccupazioni che gratificazioni.

In ogni sfida elettorale c’è chi vince e chi perde, ma la comunità nel suo insieme, anche quella parte che ha votato per lo sconfitto, deve percepire che tutti gli eletti sono animati dallo stesso spirito di servizio ed egualmente protesi verso un orizzonte di progresso e di crescita globale del paese. Compirebbe un errore imperdonabile chi ha perso le elezioni se cominciasse a “gufare” augurandosi che le cose non vadano bene per i vincitori, per poterli criticare e preparare la rivincita. È un modo di fare politica che produce un solo risultato: allontanare i cittadini dalle Istituzioni.

La dialettica tra maggioranza e opposizione, deve essere all’altezza della tradizione democratica di Caulonia. Vincitori e vinti devono confrontarsi sugli obiettivi da raggiungere che non possono non essere gli stessi. Ci si può dividere solo sugli strumenti e le modalità per perseguirli e soprattutto sulle persone che li devono perseguire. Chi ha perso deve accettare che sia chi ha vinto ad avere la responsabilità delle scelte, di governare i processi, di rappresentare istituzionalmente il paese. Ma all’interno di questa logica deve lavorare insieme a chi ha vinto perché siano perseguiti obiettivi vincenti per tutta la comunità.

È fuori dalla storia chi scambia una sana collaborazione fra avversari per il bene della collettività per consociativismo. Bisogna stare alla larga da coloro che per fugare il timore di essere scambiati per consociativi votano contro qualsiasi proposta, anche la più intelligente, finendo per rendersi inutili anche per coloro che li hanno votati. Questo atteggiamento non è condiviso dai cittadini, che finiscono sempre per smarcarsi da quella che ritengono un’opposizione pregiudiziale e sterile da parte di chi perde e si rivolgono direttamente a chi ha vinto per offrire una collaborazione dal basso.

Il mio auspicio è che maggioranza e minoranza consiliare mettano in campo un atteggiamento aperto all’ascolto, pronto al dialogo e attento ai disagi della gente per affrontare i problemi vecchi e nuovi del paese, che sono tanti e sono seri, con la giusta consapevolezza, cercando le soluzioni più equilibrate e spendendosi perché trovino realizzazione.

Bisogna dare spazio ad una visione complessiva ed organica che punti decisamente alla costruzione di un solido progetto comune per il paese e per i cittadini, perché il futuro di Caulonia possa essere all’altezza del suo glorioso passato.

 

Caulonia, 20 giugno 2017

Angelo Ilario Dimasi

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