Ven. Apr 19th, 2024

Il quindicenne accusato del delitto, assistito dai suoi legali di fiducia, nel corso dell’udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura di Vibo indaga anche su un maggiorenne

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Il gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro ha convalidato il fermo ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 15enne accusato dell’omicidio dell’amico e coetaneo Francesco Prestia Lamberti, avvenuto la sera di lunedì scorso nelle campagne di Mileto. Il ragazzo, assistito dai suoi legali di fiducia, gli avvocati Giuseppe Monteleone e Gianfranco Giunta, nel corso dell’udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Intanto La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare il ruolo che nella vicenda dell’omicidio del quindicenne Francesco Prestia Lamberti, ucciso ad opera di un coetaneo che si è poi costituito ai carabinieri, potrebbe avere svolto il giovane di 19 anni che la sera successiva al fatto si è presentato ai militari rilasciando dichiarazioni spontanee sull’assassinio. Il 19enne ha detto di avere accompagnato con la sua auto la vittima e l’omicida, riferendo alcune circostanze che sono adesso al vaglio di inquirenti ed investigatori. Il giovane, in particolare, ha detto di essere stato minacciato dall’assassino che voleva lo conducesse nella zona isolata insieme alla vittima. Al momento, comunque, nei confronti del 19enne non è stato adottato alcun provvedimento.
Un altro aspetto che la Procura dei minorenni di Catanzaro sta cercando di chiarire è come si concilia con la ricostruzione della dinamica dell’omicidio di Prestia Lamberti, e cioe’ i due colpi di pistola sparati contro il minore alla nuca e all’addome, il fatto che la vittima sia stata trovata con le mani in tasca. Circostanza che porta ad escludere che tra la vittima e l’omicida ci sia stata una colluttazione.

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